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Perché comprare una macchina elettrica? Ecco le cinque domande da farsi prima dell’acquisto

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Paolo Oggioni

L’auto elettrica sarà il futuro? Probabilmente sì. Non vogliamo essere assolutisti, ma la direzione intrapresa dalle case va chiaramente in questa direzione. Oggi, sono ancora relativamente poche quelle che possiamo riconoscere sulle strade italiane.

A livello europeo, siamo tra le nazioni più restie al cambiamento. Pensiamo che il mercato continentale ha un livello di immatricolazioni di auto elettriche che sfiora il 15%, mentre in Italia, siamo ancora sotto il 5 %. Quali sono i motivi di questa ritrosia? Storicamente l’Italia è un Paese piuttosto diffidente verso le grandi rivoluzioni. Pur avendo avuto pionieri in ogni campo, infatti, la massa ha sempre fatto fatica ad abbandonare il vecchio per il nuovo. Al di là dell’aspetto culturale, però, vorremmo proporre cinque facili quesiti che dovremmo porci prima di effettuare una scelta forte come quella elettrica.

Perché comprare una macchina elettrica

Il primo, più banale. Come la ricarico? Possedere una presa elettrica nel box non è sempre scontato. Anche perché, non è detto che tutti abbiano un garage. Una semplice presa Schuko è sufficiente. Altrimenti bisogna recarsi alle colonnine e c’è da dire che piano piano si stanno espandendo sul territorio italiano, in particolare al nord. Il cavo in dotazione del veicolo elettrico, solitamente, è superiore ai 5 metri.
Secondo tema, quanti chilometri faccio mediamente al giorno? Se si usa l’auto solo in città con percorrenze inferiori ai 50 km, l’elettrico è indubbiamente una buonissima scelta. Intorno ai 100 diventa buona. Oltre i 100 bisogna iniziare a valutare. Dai 150 in su, probabilmente non è conveniente. Tenendo presente che un ciclo di ricarica completa domestica è di circa 10 ore.
Per i viaggi lunghi, sarebbe adatta? Anche in questo caso dipende dalla frequenza. Se per viaggio lungo intendiamo una vacanza due o tre volte all’anno, con utilizzo poi normale nel corso dei mesi allora sicuramente sì. Se svolgessimo una professione commerciale, allora bisognerebbe tornare alla domanda precedente con il computo dei chilometri.

Motori a benzina o elettrici: il problema del suono

Sembra banale, ma il guidare contempla anche il piacere dell’ascolto del motore. Di conseguenza, se vogliamo sentire i giri salire, se ci piace sgasare, allora l’elettrico non fa per noi. Tuttavia, le case stanno emendando questo problema riproducendo il suono attraverso una funzione presente all’interno del menù dei comandi al volante. Insomma, non il massimo per i puristi, ma una possibile soluzione per chi ama sentire il rombo dei motori mentre guida. Infine, le velocità.
Quanto mi piace andare oltre il limite? Questa ipotesi non si dovrebbe neppure contemplare, tuttavia, in autostrada, ogni tanto, capita a tutti di andare oltre il consentito. A volte, quasi, lo richiede la vettura stessa. Con l’elettrico, andando oltre i 130 calerebbe, e di gran lunga, la durata della batteria. Quindi, si rischierebbe davvero di trovarsi scarichi, magari nel bel mezzo di un viaggio.
Insomma, queste sono solo i quesiti più semplici a cui rispondere prima di fare una scelta. Diciamo, però, che è la base minima da cui partire, prima di analizzare altri aspetti.

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