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Soldi subito o soldi alla fine? Ecco la differenza principale tra un BTP e un conto deposito

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Lorenzo Masini

In un investimento di breve o medio periodo, meglio avere gli interessi subito o a scadenza? BTP e conto deposito sono due alternative per far fruttare i propri risparmi e si differenziano anche per il momento del pagamento degli interessi.

Investire i propri risparmi è un’importante decisione che richiede consapevolezza e conoscenza dei prodotti finanziari disponibili. La scelta che dovrebbe guidare chi investe è l’obiettivo che vuole raggiungere. Alla luce di questo assunto diventa cruciale la scelta tra un BTP e un conto deposito per un investimento di circa 2 o 3 anni. In questo articolo, analizziamo le differenze tra queste due opzioni di investimento ipotizzando un investimento con un orizzonte di due o tre anni.

BTP per avere un flusso cedolare continuo nel tempo

Il BTP (Buono del Tesoro Poliennale) è un’obbligazione emessa dal Governo italiano. Tra le sue caratteristiche c’è quella di pagare interessi ogni sei mesi, grazie alle cedole semestrali (anche se alcuni BTP sono zero coupon). Il BTP con scadenza a novembre 2026 (Isin IT0001086567), ha un piccolo record, è quello quotato con la cedola più elevata, del 7,25%, pagata in due tranche semestrali. Questo significa che l’investitore riceve un flusso di interessi costante durante la vita del bond, pari a 725 euro lordi ogni 10.000 euro nominali del BTP.  Attenzione, la cedola non è il rendimento annuo. In realtà al momento dell’analisi questo BTP aveva un rendimento effettivo annuo del 2,3%, secondo i dati di Borsa Italiana.

Il conto deposito paga gli interessi alla scadenza

Il conto deposito è un prodotto bancario che offre un rendimento fisso sugli importi depositati. Il conto deposito è un prodotto sicuro, in quanto il capitale è garantito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) fino a 100.000 euro. Il rendimento dei migliori conti deposito è attualmente molto elevato rispetto a solamente 2 anni fa. Per esempio, per un investimento di 36 mesi si arriva a un tasso lordo del 4%, a cui va detratta una imposizione fiscale del 26%. Quindi il tasso netto è di poco inferiore al 3% netto. Gli interessi maturano sul capitale depositato e sono generalmente pagati alla scadenza del prodotto. Il conto deposito non ha cedole a differenza del BTP.

Soldi subito o soldi alla fine?

Il Buono del Tesoro poliennale è adatto per un risparmiatore che è disposto ad assumersi un rischio di credito moderato. Il BTP è perfetto per chi cerca un investimento sicuro e un guadagno certo ed ha la necessità di avere un flusso di denaro periodico, magari per fare fronte alle spese quotidiane.

A chi conviene il conto deposito? Il conto deposito è un prodotto adatto a un investitore con un rischio basso ed è alla ricerca di un rendimento certo. Naturalmente abbiamo letto come il rischio di perdita di capitale per un conto deposito è nullo solamente per investimenti fino a 100.000 euro. Questo risparmiatore mira ad avere il maggiore rendimento possibile e non è interessato a un flusso di denaro periodico.

Per un investimento di lungo periodo la scelta si restringe, perché i conti deposito arrivano fino a 5 anni. Per investimenti più lunghi i BTP sono una possibile soluzione. Per investimenti più brevi si può puntare ai BOT in alternativa al conto deposito.

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