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Puoi sfruttare i permessi Legge 104 anche se il parente invalido è ricoverato, ma rischi il licenziamento

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Giacomo Mazzarella

La Legge 104 del 5 febbraio 1992 è il principale strumento normativo che tratta di integrazione e diritti dei portatori di handicap e dei loro familiari. Si tratta della Legge Quadro sull’assistenza dei disabili.

Un autentico contenitore di misure a favore di questi soggetti e, come detto, dei loro familiari. Tra le tante opportunità e agevolazioni che la Legge 104 offre, senza dubbio ci sono i permessi. Perché puoi sfruttare i permessi Legge 104 ogni mese ed in misura pari a 3 giorni al mese. Anzi, dal 2023 è venuto meno il referente unico, nel senso che per uno stesso disabile i permessi retribuiti sul lavoro possono essere goduti anche da più familiari.

Occhio a sfruttare i permessi in maniera non conforme

I permessi retribuiti Legge 104 sono una delle prestazioni più utilizzate dai lavoratori. Infatti, spettano per un totale di 3 giorni al mese a tutti i lavoratori che assistono un parente disabile grave a cui è stato assegnato il 100% di invalidità. I permessi possono essere sfruttati anche in ore e quindi frazionati. Prendere i permessi con la Legge 104 è un diritto di ogni lavoratore che ha un parente disabile bisognoso di assistenza. Le regole però sono abbastanza chiare e rigide da questo punto di vista. Perché non si possono sfruttare i permessi della legge 104 in maniera irresponsabile. Infatti, ci sono seri rischi di perdere il posto di lavoro se non si adottano le giuste accortezze.

I permessi della Legge 104 nascono fondamentalmente per consentire ad un familiare di un disabile di assistere quest’ultimo per delle esigenze che non potrebbe svolgere da solo. È evidente che, se viene meno la necessità di avere un assistente da parte del disabile, viene meno anche diritto ai permessi. Non si possono utilizzare i permessi per allungare weekend o per altre attività scollegate dal disabile. Proprio lo stretto collegamento dei bisogni dell’invalido con i permessi fruiti da un parente, sono alla base del fatto che in caso di ricoveri dell’invalido, il permesso non può essere sfruttato.

Puoi sfruttare i permessi Legge 104 anche se il parente invalido è ricoverato, ma rischi il licenziamento

Utilizzare in maniera impropria i permessi della Legge 104 ha come conseguenza più grave la perdita del posto di lavoro. E questo vale anche nel caso in cui vengono utilizzati i permessi durante un ricovero a tempo pieno del disabile in RSA, ospedali pubblici o strutture private. In pratica, se il ricovero è diverso dal Day Hospital e quindi è a tempo pieno, il disabile ricevendo assistenza dal personale di queste strutture 24 ore su 24, non avrebbe bisogno del parente e quindi niente permessi per quest’ultimo. I controlli da questo punto di vista sono serrati. Ed essere penalizzati fino a perdere il posto di lavoro non è un evento impossibile da materializzarsi. Però è anche vero che esistono delle eccezioni. Che permettono di godere dei permessi anche con il titolare della Legge 104 ricoverato. Per esempio se il disabile deve uscire dalla struttura per visite o terapie e non viene accompagnato dal personale della struttura. Oppure nei ricoveri di persone malate terminali. O in genere, in ogni caso in cui il dirigente della struttura in cui è ricoverato il disabile, certifica che c’è bisogno del parente.

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