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3 modi per guadagnare anche il 7% netto con BTP e titoli di Stato in base al tempo e al rischio

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Stefano Vozza

In tempi di inflazione alle stelle e rendimenti discreti sul reddito fisso, non è saggio restare liquidi troppo a lungo, conto o libretto o materasso che sia. Le motivazioni sarebbero almeno un paio. Da un lato si subiscono in toto le perdite da potere d’acquisto legate al carovita. Dall’altro si perdono occasioni di guadagno anche a basso rischio e in tempi non particolarmente esagerati.

Vediamo in questa sede 3 modi per guadagnare anche il 7% netto con BTP e titoli di Stato in base al tempo e al rischio. Al diverso ponderare dei parametri in gioco ne vengono fuori risultati accumunati dall’obiettivo ma differenti nella strategia messa in piedi.

Sottoscrivere un titolo di Stato prossimo alla scadenza

Per chi punta alla tranquillità, alla certezza del rendimento e non ha fretta, la soluzione potrebbe essere quella di puntare a un bond relativamente prossimo alla scadenza. Ossia scegliere un titolo che da qui alla sua naturale scadenza sia in grado di assicurare un 7% netto di guadagno.

Facciamo un possibile esempio. Il BTP con ISIN IT0005210650 scade il 1° dicembre 2026, per una durata residua di 2,63 anni. La cedola annua lorda è dell’1,25%, ma il rendimento è superiore grazie all’attuale prezzo sotto cento. Ai corsi attuali di 95,23 centesimi, il rendimento netto è di poco superiore al 2,8%, per un rendimento totale che si aggira sul 7,4%. Ovviamente andranno poi sottratte le spese bancarie e l’imposta di bollo.

Il BTP con cedola ricca

In alternativa si potrebbe puntare all’obbligazione che stacca una ricca cedola annua. In questi casi potrebbero bastare poche cedole semestrali per centrare l’obiettivo. Tuttavia, è bene precisare che si tratta di un’operatività ad alto rischio. Al perfezionamento del 7% di ritorno netto nessuno garantirebbe che il prezzo di rivendita del bond fosse almeno pari a quello di carico. Sarebbe opportuno, quindi, che il bond prescelto avesse anche una ragguardevole durata residua, oltre a una robusta cedola di base.

Facciamo anche qui un esempio. Il BTP con ISIN IT0004532559 scadrà il 1° settembre del 2040, tra 16,38 anni. L’obbligazione ha una cedola annua lorda del 5%, per cui basterebbero 3 cedole semestrali (meglio: 18 mesi) per coronare il sogno del 7% netto. L’importante è essere consapevoli del maggiore rischio che si corre rispetto alla casistica precedente.

3 modi per guadagnare anche il 7% netto con BTP e titoli di Stato in base al tempo e al rischio

Pigiando ulteriormente sul pedale risk-on, ecco l’operatività in trading su bond. I movimenti dei prezzi non sono in genere così profondi e rapidi come quello delle azioni. In questi casi conta di più il timing, ossia la scelta del prezzo e del momento giusto per caricare un titolo. Se il trade fosse ben studiato, potrebbero bastare anche una manciata di sedute per conseguire un 7% di ritorno netto. Ovviamente si tratta di un’operatività con un grado di rischio ancora maggiore rispetto a quello della casistica precedente. Ancora, presuppone che l’investitore sia decisamente preparato e navigato sul come gestire, muoversi e operare sui mercati finanziari.

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