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Non commettere questo errore: se hai 65 anni vai in pensione senza penalizzazioni, basta fare la giusta domanda

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Giacomo Mazzarella

Il sistema pensioni italiano è un sistema particolare. A volte nemmeno gli addetti ai lavori riescono ad avere il giusto orientamento tra le tante particolari regole che ogni misura di pensionamento ha al suo interno.

Basta poco per sbagliare qualcosa in sede di richiesta della pensione. Errori che a volte possono portare a perdere il diritto ad una prestazione, altre volte errori che possono portare a prendere una pensione inferiore a quella spettante. Oggi parliamo di pensione con Quota 103 richiesta e percepita nel 2024 da chi è nato nel 1959 ed ha 65 anni di età. Se l’interessato ha fatto domanda per la Quota 103 ed ha ottenuto ciò che sperava, cioè la liquidazione della pensione, possiamo dire che ha commesso un marchiano errore che pagherà per sempre.

Non commettere questo errore, se hai 65 anni vai in pensione senza penalizzazioni, basta fare la giusta domanda

Chi è nato nel 1959 per poter prendere la pensione con la Quota 103 nel 2024, deve completare i 41 anni di contributi entro la fine del corrente anno. La pensione di Quota 103 infatti prevede il raggiungimento di almeno 62 anni di età (chi è nato nel 1959 ha superato abbondantemente i 62 anni perché ne ha già 65 o li sta per compiere). E prevede il raggiungimento anche di 41 anni di versamenti, che vanno completati entro il 31 dicembre prossimo. La pensione di Quota 103 però è dal primo gennaio scorso, una misura contributiva. Significa che chi completa i requisiti nel 2024, prenderà una prestazione liquidata con il penalizzante sistema. Questa è la novità principale della misura nel 2024. La penalizzazione di assegno subita per via del meno favorevole calcolo del trattamento, verrà subita per il resto della vita, perché una pensione una volta liquidata, non può essere cambiata, salvo rari casi che non coincidono con quelli previsti per la Quota 103.

Ecco le cose che bisogna controllare per evitare sbagli

Lo sbaglio di chi ha presentato una domanda di Quota 103 avendo già maturato 65 anni di età è enorme. Pertanto, il consiglio è sempre lo stesso. Non commettere questo errore, se hai 65 anni di età, lascia perdere la Quota 103. Perché, se è vero che maturi i 41 anni di contributi versati nel 2024, significa che ne avevi già 38 nel 2021. E come tutti sanno, fino al 31 dicembre 2021 era in vigore la Quota 100. Una misura senza calcolo contributivo che si prendeva con 62 anni di età compiuti entro la fine del 2021 e con 38 anni di contributi completati sempre entro la fine di quell’anno. Evidente che un lavoratore nato nel 1959 nel 2021 aveva già 62 anni di età. E se a questo si aggiunge che aveva già 38 anni di versamenti, poteva uscire con la Quota 100 già all’epoca. Se non l’ha fatto, poco male. Il diritto a sfruttare la Quota 100 c’è l’ha ancora oggi. E può evitare di cadere dentro l’autentica trappola del ricalcolo contributivo che prevede la Quota 103.

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