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Esistono 5 tipi di coppie: in quale ti riconosci con il tuo partner?

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Ilaria Macchi

Non tutte le coppie gestiscono il rapporto allo stesso modo, si può fare la distinzione tra cinque diversi tipi di relazione. Ognuno potrà quindi capire in quale di queste può rientrare.

Avere una relazione può non essere semplice, ognuno di noi può decidere di farlo in maniera diversa dagli altri, ma non per questo necessariamente più giusta. Anzi, a volte questo modo di agire può cambiare a seconda del partner che si ha al proprio fianco, ben sapendo come possa essere importante smussare alcuni angoli del proprio carattere per non andare incontro a problemi e fare in modo che il rapporto possa durare più a lungo.

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Portare avanti una relazione non è sempre semplice – Foto | Lintellettualedissidente.it

Incasellare i comportamenti per molti è praticamente impossibile, ma non per alcuni studiosi, convinti di come molte coppie agiscano secondo alcuni stereotipi seppure tendano a non riconoscerlo. Saperlo può permettere di capire se si stia seguendo la strada giusta o se si stia commettendo un errore che può essere difficile da riconoscere per chi vive personalmente la situazione.

Le coppie possono essere di vario tipo: la tua?

È stato lo psicologo John Gootman, professore emerito all’Università di Washington, a sottolineare come, a suo dire, esistano cinque tipi di coppie, a seconda di come i due componenti possono arrivare a gestire il rapporto. Il medico è arrivato a questa conclusione sulla base della sua lunghissima esperienza, che l’ha portato a seguire migliaia di coppie, comprese quelle che si rivolgevano a lui per provare a salvare la relazione quando erano in una fase di crisi.

Alla sua conclusione è arrivato facendo un esperimento davvero particolare: ha invitato alcuni a entrare in laboratorio insieme al partner con l’obiettivo di provare a trovare un accordo su una questione che li vedeva di parere opposto.

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A volte litigare con il partner può portare a un confronto costruttivo – Foto | Lintellettualedissidente.it

Questo doveva però essere fatto in non più di 15 minuti. Vediamo quindi quali sono le categorie emerse:

  • Evitanti: i due cercano di evitare di discutere, nonostante abbiano un pensiero che può essere diverso da quello del compagno/a. Questo avviene perché si vuole evitare di litigare e si mette il benessere della relazione al primo posto. In alcune occasioni ritengono quindi giusto mantenere la propria autonomia, ma allo stesso tempo quando ne sentono il bisogno sanno come essere premurosi con chi amano.
  • Esplosive: entrambi hanno certamente un carattere forte, che difficilmente riescono a mettere da parte. La discussione, per quanto possa essere frequente, raramente degenera e può portare uno dei due a insultare od offendere il partner. A volte si può manifestare rabbia nel corso del confronto, ma sanno bene quando sia giusto fermarsi come segno di rispetto.
  • Validanti: al primo posto ci sono comprensione e sostegno reciproco, a volte in caso di litigio può esserci competitività, ma sanno anche bene come e quando sia importante calmarsi e arrivare a un punto di incontro comune.
  • Ostili: il loro modo di discutere è davvero particolare, entrambi infatti tendono in questi casi a mettersi sulla difensiva e a evitare di esprimere apertamente quello che sentono nella mente e nel cuore. È quasi impossibile per loro mettersi nei panni dell’altro, anzi sono spesso egoisti, al punto tale che non mancano frasi di accusa e recriminazioni nei confronti del partner, con espressioni quali “Tu non sei mai” o “Tu non sei sempre”. Pensare di chiudere una relazione, anche se forse sarebbe la cosa migliore, è però un segno di fallimento, proprio per questo decidono spesso di continuare nonostante sappiano bene di non essere soddisfatti.
  • Ostili-distaccati: è un po’ una coppia non coppia, dove entrambi sanno bene di essere soli e frustrati e si sentono distaccati durante i litigi, come se riguardassero altri. La rassegnazione è lo stato d’animo principale che vivono, anche se quando uno dei due sembra intenzionato a chiudere la discussione l’altro finirà per ricominciare, come in un turbine senza fine.

A volte litigare fa bene ma…

Si tende spesso a pensare che le coppie che litigano spesso non abbiano più molta ragione di esistere, ma che non abbiano il coraggio di guardare dentro di sé e chiudere. In realtà, questo principio non è sempre valido.

A volte, infatti, una discussione può essere motivo di confronto e può portare a capire se la nostra posizione non sia delle più esatte. Non si dovrebbe mai discutere per garantirsi sicurezze, il partner a lungo andare potrebbe non gradire. Se invece c’è un motivo reale che può portare a parlare si può arrivare a un confronto che può rivelarsi costruttivo.

Nei casi più gravi, ma a condizione ovviamente che entrambi vogliano salvaguardare la relazione, si può arrivare a ricorrere una terapia di coppia grazie al supporto di uno specialista. Si riuscirà così a ritrovare quell’equilibrio che sembrava essere perso per sempre.

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