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Sapevi che il libro più lungo mai scritto è in francese? Ecco di quale si tratta

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Albert Verdese

Leggere è una delle attività più benefiche per il nostro cervello. Oltre ad aiutare la memoria e la fantasia, esercita la preziosa capacità di comprendere i sentimenti delle altre persone. Purtroppo, il tempo che riusciamo a dedicare alla lettura è davvero poco.

Eppure, anche all’interno degli addetti dei lavori il dibattito sulla lunghezza di un testo è centrale. Specie in tempi in cui il pubblico ricerca informazioni da consumare e digerire rapidamente. Parlare di lunghezza dei testi porta inevitabilmente ad alcune domande relative a cosa davvero sia un testo lungo. Nella storia, evidentemente, di testi massicci se ne sono visti molti. Ma in Italia chi guida la classifica? Ad esempio, sapevi che il libro italiano più lungo mai scritto è in francese? Mentre il romanzo più lungo è recentissimo.

Un libro straordinario

L’opera in questione è l’”Histoire de ma vie” (Storia della mia vita) di Giacomo Casanova. Pubblicato da Mondadori nel 1964 in ben 7 volumi, conta ben 5564 pagine di testo. Un vero e proprio prodigio. E che tramite la propria biografia, riesce a descrivere gli ultimi anni di un’epoca: quella dei fasti nobiliari dell’Europa del Settecento. Ma perché questo libro è stato scritto in francese, e perché è considerato celebrativo di un’epoca?

Molti conosceranno Giacomo Casanova per la fama acquisita come seduttore libertino. Eppure, questa visione appartiene, come in un caleidoscopio, a solo una delle molteplici sfaccettature della sua personalità straordinaria. Cittadino della Serenissima Repubblica di Venezia, quando ormai il potere dell’antica padrona dei mari era in decadenza, fu contemporaneamente diplomatico, spia, uomo di scienza (in ambito matematico) e uomo di lettere. Riuscì a far convivere arte e vita, sebbene per scrivere la Storia della mia vita dovette ritirarsi letteralmente dal Mondo. Lo scrisse dall’anno dello scoppio della Rivoluzione francese, nel 1789, fino al 1798. All’epoca si trovava in Boemia, dove serviva come bibliotecario presso il castello di Bux.

Sapevi che il libro più lungo mai scritto è in francese? Mentre il romanzo più lungo è recentissimo

Il francese in quegli anni era la lingua della diplomazia e dell’élite culturale europea. D’altro canto, il concetto di nazionalismo non era ancora sviluppato. I nobili ed i funzionari di maggior livello, così come le personalità di spicco, avevano una visione incredibilmente cosmopolita. Non sorprende, dunque, che si abituassero a comunicare in francese. Ma cosa possiamo invece dire del romanzo italiano più lungo?

La palma spetta ad un’opera recentissima, vincitrice del celebre Premio Strega. Si tratta di “La scuola Cattolica” di Edoardo Albinati: pubblicato nel 2016, conta circa 1300 pagine. Non solo, lo straordinario testo di Albinati avrebbe conquistato un altro record, ovvero quello di libro italiano più lungo stampato in un unico volume. La lunghezza, in libri come questo, è un valore. Simboleggia la complessità del mondo che lo scrittore si trova a raccontare.

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