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Oltre il cammino degli dèi: 3 imperdibili cammini in Toscana che non conoscevi per questa primavera

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Albert Verdese

L’inizio della primavera è imminente, e con le giornate destinate ad allungarsi è bene preparare le nostre fughe dallo stress. Tra le riscoperte più emozionanti del turismo esperienziale, tornato in auge negli ultimi anni, c’è la riscoperta delle antiche vie dei pellegrini e dei mercanti. 

A farla da padrone in Toscana sembra essere il cammino degli dèi. Ma oltre ai fine settimana di notevole afflusso, è bene sapere che esistono altre vie splendide per scoprire a piedi una Regione così ricca di spunti. Ci sono ottime novità per andare oltre il cammino degli dèi: 3 imperdibili sentieri da scoprire per ogni esigenza.

Semplicemente imperdibili

Come è noto nel medioevo il rapporto tra Siena e Firenze era, a dir poco, conflittuale. Ma c’era almeno un elemento che univa queste due perle, ovvero l’antica strada chiamata oggi la Romea Sanese. Si trattava, per il viandante, del metodo più rapido esistente a piedi per raggiungere l’altra città. Oggi chi solca gli 80 km del percorso potrà godersi gli imperdibili scorci del Chianti classico, passeggiando tra olivi, vigneti, borghetti di pietra, abbazie del Duecento e, auspicabilmente, cantine tra le migliori al Mondo. Il percorso dapprima ripercorre l’antica strada Regia romana per poi, nei pressi della Val di Pesa, deviare verso i dolci rilievi all’altezza del ponte del Sambuco. Il cammino è forse meno noto di quanto merita; è adatto praticamente a tutti, e si suddivide in quattro tappe piene di poesia.

Pare che anche Carlo Magno avesse percorso la via Romea Germanica, ovvero il sentiero celebre nel medioevo per condurre i pellegrini tedeschi verso Roma. Già nel 1230 l’abate Albert Von Stade declamava le caratteristiche di questo percorso. Il tratto toscano è a dir poco emozionante. Ha inizio presso Bagni di Romagna, al confine sugli Appennini, dove il passo dell’Alpe Serra avvia il viandante sui ripidi pendii. Poi il sentiero si fa più dolce, ridiscendendo i declivi lungo la Val d’Arno, fino a giungere alle zone dell’antica Etruria: Arezzo, prima, e poi l’antichissima Cortona, già definita da Virgilio “la nonna di Roma”. Il percorso richiede impegno: sono ben 7 le tappe, per un dislivello di più di 3.000 metri.

Oltre il cammino degli dèi: 3 imperdibili cammini in Toscana da scoprire ora

Ma la Toscana non è solo il Val d’Arno e l’Etruria. C’è una Toscana molto spesso sottovalutata, per lungo tempo considerata più selvaggia e meno accessibile, dal fascino più ruvido ma indimenticabile. È la zona della Garfagnana, che risplende appieno grazie alla Via Matildica del volto Santo che ripercorre i percorsi della Contessa Matilde di Canossa. Questo percorso è raccomandato per la varietà di paesaggi. Il tratto completo ha inizio addirittura da Mantova, ma se ci spaventa la lunghezza complessiva, nulla ci impedisce di iniziare da San Pellegrino in Alpe, a circa 1600 metri di altitudine, e di direzionarci in 3 tappe verso Lucca. La prima tappa è molto lunga ma in discesa, per un totale di circa 34 km. Poi il sentiero sia appiana, traversando luoghi iconici come il celebre Ponte del Diavolo oppure il duomo di marmo di Braga. Infine, l’ultimo percorso, tra altipiani di ulivi e un panorama antropizzato, che ci porta alle splendide mura di Lucca, dove termina il nostro percorso.

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