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Oltre a Origami e Ikebana questa antica arte del Giappone è molto affascinante. Ecco come praticarla

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Maria Zarbo

L’Oriente ha sempre attratto l’uomo occidentale. A partire dai viaggi di esplorazione fino a tempi più recenti, cibo e cultura di Cina e Giappone sono diventati noti. Forse però ancora pochi conoscono una tradizione particolare legata alla natura.

I viaggi per nave nei secoli passati e poi con altri mezzi hanno permesso all’uomo di scoprire nuove terre. Si sono appresi anche usi, costumi, abitudini alimentari di varie popolazioni del Mondo. In particolare, tutto ciò che riguarda il Giappone esercita molto fascino. Pensiamo ad esempio ai bambini nati negli anni Settanta cresciuti con i cartoni animati. Gran parte provenivano da quel Paese. In Italia sono sempre più coloro che apprezzano i manga e gli anime giapponesi. Chi ha la possibilità di viaggiare troverà affascinanti città, templi e paesaggi di quella terra. Pensiamo anche alla figura della Geisha, alla cerimonia del tè. Molti apprezzano anche il cibo giapponese come sushi, sashimi, dorayaki e tanti altri. Per hobby potremmo iniziare dei corsi particolari.

Impara, oltre a Origami e Ikebana, questa antica arte del Giappone

I fiori riempiono di colore e profumi case, balconi, giardini. Ci sarebbe un metodo di sistemarli secondo canoni Zen. Si tratta dell’Ikebana o arte del disporre i fiori. Tra le altre pratiche da imparare ci sarebbe l’Origami. Si possono formare diverse figure tramite quest’arte di piegare la carta. Per quanto riguarda il giardinaggio, molti sono appassionati di Bonsai. Ci vuole cura e pazienza, ma gli alberi in miniatura sono davvero belli. Il legame con la natura in Giappone si manifesta anche con il Suiseki. Questa pratica sembrerebbe derivare dalla Cina. Si tratta della raccolta e disposizione delle pietre. Si possono esporre su supporti in legno, Daiza, oppure su vassoi o ciotole con sabbia o acqua, Doban.

Suiseki e Yoseki

Le pietre dovrebbero essere presentate però dopo del tempo. Innanzitutto, bisogna trovarla in natura con una forma che richiama un paesaggio o ad esempio una figura umana. Dovrebbe comunque dare un senso di serenità. Poi si deve curare con lo Yoseki, che sarebbe la pratica che si usa per invecchiare la pietra. In questo caso ci sarebbero due modi tra i più diffusi tra gli appassionati di Suiseki. Alcuni la espongono all’aperto. Altri sotto a ripiani dove ci sono i Bonsai. Oltre, quindi, ai segni del tempo originali se ne aggiungono altri. Un metodo diverso consisterebbe nell’accarezzare ogni giorno il sasso. Il grasso della pelle farebbe comparire una patina scura. Un modo per velocizzare l’invecchiamento utilizzerebbe olio di oliva e panni da sfregare. I puristi però lo eviterebbero. Oltre a Origami e Ikebana questa antica arte del Giappone sarebbe da provare. Eserciterebbe la pazienza e il risultato finale sarebbe bello e rilassante.

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