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Non tutti sanno cosa succede se teniamo la camomilla sotto al cuscino o in tasca mentre corriamo

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Simone Scalas

La camomilla, con le sue note proprietà calmanti e rilassanti, è divenuta una presenza comune nelle camere da letto di molte persone. Non solo per le sue qualità terapeutiche, ma anche per il suo significato simbolico legato alla fortuna.

La camomilla, che passione. Utilizzare la camomilla per stare meglio, anche senza berla, è una pratica che affonda le sue radici nelle antiche credenze culturali e nelle tradizioni popolari. In molte culture la camomilla era considerata molto più di una semplice pianta medicinale, era venerata come una pianta sacra, portatrice di protezione e benessere. Le sue proprietà calmanti non solo hanno contribuito a promuovere il sonno e alleviare lo stress, ma hanno anche consolidato la sua associazione con la tranquillità e la pace interiore. In effetti, l’aroma delicato porta a pensare che bevande ed essenze siano un dono divino. E quando la beviamo, poi, ci sentiamo subito meglio.

Ma il ruolo della camomilla come portafortuna va oltre il suo semplice effetto calmante. In molte tradizioni, si credeva che collocare della camomilla sotto il cuscino o appenderla vicino al letto avrebbe portato fortuna e protezione durante il sonno. Si riteneva che questa pratica non solo allontanasse gli incubi, ma favorisse anche sogni positivi e tranquilli, incoraggiando un riposo rigenerante e proficuo.

Collegamenti con le divinità

Non tutti sanno che le tradizioni che coinvolgono la camomilla come portafortuna possono variare da cultura a cultura. Ma molte di esse condividono credenze e pratiche similari. In molte tradizioni europee, per esempio, si credeva che appendere la camomilla vicino al letto portasse fortuna e protezione durante il sonno. Anche se non la si teneva sotto il cuscino. Vicino al capezzale era sufficiente perché la pianta sacra provvedesse in caso di malattia alla guarigione o a rendere i rituali di benessere efficaci e risolutivi.

Si riteneva che la camomilla fosse associata a divinità della pace e della tranquillità, come la dea romana Flora e la dea greca Demetra, aggiungendo un ulteriore significato simbolico di armonia e benessere. Allo stesso modo, molte culture asiatiche e africane hanno abbracciato la camomilla come una presenza rassicurante e benefica nei villaggi e nelle abitazioni, portatrice di fortuna e prosperità.

Non tutti sanno cosa succede se usiamo la camomilla per la corsa

La camomilla coinvolge mente e corpo in maniera intensa. Ogni corridore ha il suo rituale prima di cominciare una gara. Molti si concentrano sulla respirazione, altri ascoltano musica. Gli sportivi più ansiosi, soprattutto quelli dediti alla corsa, portano la camomilla in tasca. I motivi sono diversi. Intanto, averla a portata di mano tranquillizza chi soffre di ansie. Ci si sente più sicuri, sappiamo che in caso di malessere, la camomilla è a portata di mano.

Poi il suo profumo è delicato e rassicurante e il solo semplice atto di tenerla tra le mani può aiutare a ottenere un effetto calmante. Prima della gara è possibile berne una tazza calda per controllare il nervosismo. Non solo l’odore durante la gara, ma anche il sapore per averla bevuta poco prima potrebbe aiutarci a star concentrarti su ciò che stiamo facendo senza perdere la calma nei momenti difficili. In allenamento o durante le prove più complesse la camomilla è un punto di riferimento. Forse l’essenza che più di tutte può farci vivere la quotidianità allontanando il pensiero degli ostacoli che tanto ci turbano.

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