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Chi ha inventato il marchio El Charro: storia di un successo degli anni ’80 e mercato nei giorni nostri

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Simone Scalas

Ci sono alcuni marchi che ci ricordano il periodo della scuola, anni spensierati, anni ’80 ricchi di colori e divertimento. El Charro è uno dei più rappresentativi, desiderati e spesso inaccessibili per molti ragazzi che sognavano cinte e stivali. Ecco cosa dovremmo sapere.

Nato in una famiglia modesta ma numerosa, Marcello Murzilli ha vissuto l’ascesa del suo brand, El Charro, negli anni ‘80. Fondato a Roma nel 1971 come negozio di stivali messicani, El Charro ha rapidamente conquistato il cuore della generazione dei paninari, diventando un’icona nel settore della pelletteria. Le cinture, un’innovazione assoluta, sono diventate l’oggetto del desiderio di una generazione spavalda e spensierata. La crescita esplosiva ha portato El Charro a diventare un marchio leader con 40 negozi in franchising e un fatturato stellare di 70 miliardi nel 1987.

Proprio quando il successo era al suo apice, Marcello Murzilli ha sentito il richiamo dell’essenziale e il desiderio di rinnovamento. Ha deciso di abbandonare tutto e intraprendere un viaggio intorno al mondo, un percorso di auto-scoperta della durata di due anni. È durante questo viaggio, in una delle mete più lontane, che ha concepito la grande sfida. La creazione dell’Hotelito Desconocido in Messico, un eco-resort di lusso costruito su palafitte. Questo è stato solo l’inizio della sua avventura nel mondo dell’ospitalità.

Dai paninari all’eremita, la metamorfosi

Se non sappiamo chi ha inventato El Charro, il suo nome è Marcello Murzilli, imprenditore e visionario che decise di abbandonare tutto all’apice del successo. Il viaggio di Marcello Murzilli ha segnato un’inversione di rotta cruciale. Lontano dalle luci della ribalta, ha deciso di creare un rifugio di pace in Umbria, dando vita all’Eremito Hotelito del Alma. Lì, circondato dalle valli incantate e incontaminate, ha trasformato un antico borgo eremitico del ‘300 in una dimora storica di prestigio. Dopo quattro anni di intenso lavoro, l’Eremito è rinato, un’oasi verde di alberi, ruscelli e colline boscose.

Parlando della sua scelta di abbandonare il mare per quest’oasi verde, Murzilli ha afferma che il suo oceano è sempre stato in mezzo alla natura, un oceano di idee ecosostenibili. L’impresa non è stata solo un lavoro, ma una traduzione di emozioni in sacrificio e passione. Oggi, l’Eremito è una testimonianza tangibile di un percorso personale che ha portato alla creazione di un luogo magico nel cuore dell’Umbria.

Chi ha inventato il marchio El Charro e qual è la situazione attuale

Nonostante il trionfo degli anni ‘80, El Charro ha attraversato un periodo di declino negli anni ‘90. Cambiamenti di gusto del pubblico e squilibri finanziari hanno portato alla chiusura di negozi e alla riduzione delle commesse di produzione. Nel 1991, Marcello Murzilli ha abbandonato l’azienda, aprendo la strada a una serie di cessioni di licenze e marchi.

Nel 2013, i marchi El Charro e Americanino sono stati messi all’asta, simboli di un’era passata. La Meta Apparel di Arezzo, proprietaria del marchio, ha affrontato difficoltà finanziarie, portando alla vendita dei marchi per 960.000 euro. Oggi, El Charro, sopravvive attraverso il suo sito online e un negozio a Roma. Tuttavia, la magia degli anni ‘80 sembra sbiadita, il marchio è relegato a una nicchia nostalgica, un ricordo dolce ma lontano. La storia di El Charro è stata un viaggio che è andato oltre la moda e il successo commerciale. È stata testimonianza di una rinascita, di passione e ricerca di autenticità che hanno rappresentato un sogno per una intera generazione. Ancora oggi chi ha conosciuto quegli affascinanti prodotti fatica a staccarsene. È la dimostrazione che la mission inziale del marchio è stata compiuta fino in fondo. Per il resto, dobbiamo accontentarci di ciò che è rimasto. I ricordi non li potrà portare via nessuno.

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