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Che lavoro faceva il Commissario Rocco Schiavone prima di diventare una star della televisione

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Simone Scalas

È diventato negli anni uno degli attori più amati e più premiati in Italia. Marco Giallini unisce simpatia, talento e capacità di conquistare il pubblico. Con il personaggio del Commissario Rocco Schiavone ha raggiunto l’apice del suo successo ma non dimentica le sue origini.

In quasi tutte le interviste i giornalisti fanno a Marco Giallini due domande. Uno riguarda l’esperienza con la moglie che ha perduto in una maniera drammatica. E l’altra fa riferimento a suoi esordi. Ci è voluto del tempo per completare la scalata, ma alla fine Marco Giallini ce l’ha fatta. Il suo talento e la sua simpatia sono diventati un punto di riferimento nella cinematografia italiana contemporanea. Che lavoro faceva il commissario Rocco Schiavone prima di diventare commissario? Marco Giallini prima di diventare un attore professionista faceva l’imbianchino, per otto ore al giorno. La sera poi frequentava la scuola di teatro. Il lavoro era sfiancante come ricorda Giallini. Che però non ha mai perso il suo senso dell’umorismo.

Un giorno mentre lavorava e aveva il cappello di carta da muratore in testa ha incontrato un collega attore. E alla richiesta di cosa stava facendo, la risposta è stata immediata. Stiamo girando un film. Questo è lo spirito con cui Marco Giallini affronta il suo lavoro e la sua vita ed è anche per questo che il pubblico lo ama.

Un ottimo compenso

Che lavoro faceva il commissario Rocco Schiavone da giovane? Faceva l’imbianchino e la sera frequentava la scuola di teatro. Il successo è arrivato molto tardi, alla soglia dei cinquant’anni. Ma ne è valsa la pena. Secondo alcune classifiche, Marco Giallini si troverebbe al 10º posto tra gli attori più pagati d’Italia, con un cachet di 1.400.000 euro per film. Non male se si pensa che oggi in media un attore in Italia viene pagato 10.000 euro per film. Ma forse Giallini ha guadagnato molto meno di 10.000 euro quando ha esordito. Il primo film accreditato si intitolava Rorret, era di Fulvio Wetzl  e risale al 1987. La pellicola venne presentata al Festival Internazionale del Cinema di Berlino nella sezione Forum.

Marco Giallini è stato candidato sei volte ai David di Donatello e sei volte ai Nastri d’argento. Ai Nastri d’argento, Giallini ha vinto per tre volte con i film ACAB All Cops are Bastard, Tutta colpa di Freud e Perfetti sconosciuti. L’ultimo film che ha girato è di Edoardo Falcone, risale al 2022 e si intitola Il principe di Roma.

Che lavoro faceva il commissario Rocco schiavone e cosa fa oggi

Sono passati quasi due anni dall’ultimo film girato da Marco Giallini. Come mai tutto questo tempo? Perché l’attore romano è impegnato a girare la sesta serie del suo grande successo, Rocco Schiavone. Tutti i fan sono in delirio da quando hanno appreso del ritorno in tv del commissario. Marco Giallini sta girando la nuova serie di Rocco Schiavone, che uscirà in tv nell’autunno del 2024, o al più tardi all’inizio del 2025. Le indiscrezioni sono trapelate direttamente dalla direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati, che aveva già parlato della possibilità di produrre una nuova stagione della fortunata serie tv.

Ne ha fatta di carriera Marco Giallini. Dal lavoro di imbianchino, con cui si manteneva mentre studiava teatro, al ruolo di commissario. E che commissario, uno dei più amati della tv italiana insieme al Montalbano di Luca Zingaretti. D’altronde i due hanno molto in comune. Oltre a essere entrambi romani, hanno tra i loro film degli esordi una piccola gemma di Angelo Orlando che si intitola L’anno prossimo vado a letto alle 10. In quel film Zingaretti interpretava il primo poliziotto e Marco Giallini il secondo poliziotto. Anche nel mondo della fiction hanno fatto carriera e da poliziotti sono diventati entrambi commissari.

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