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Google diventa ‘magica’: ecco la novità che stupisce milioni di utenti

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Pietro Santercole

Dopo aver risposto a Microsoft in ambito di Intelligenza Artificiale, Google regala una novità pronta a stupire tutti i suoi fan.

Bard, si chiama così la nemesi di ChatGPT. Un Bard molto diverso dalla sua prima versione che non convinse nessuno qualche anno fa. Google vuole riprendersi la leadership in quel particolare settore dell’Intelligenza Artificiale, che l’ha visto primeggiare da sempre.

Google diventa 'magica': ecco la novità che stupisce milioni di utenti
Google fa l’occhiolino all’AI – L’intellettualedissidente.it

 

E’ stato presentato lo scorso 6 febbraio, con una dichiarazione del CEO di Google e Alphabet, Sundar Pichai. E’ stato annunciato a inizio dello scorso maggio, nel Google I/O che tutti aspettavano, Samsung compreso, curioso di capire se era il caso di passare a Microsoft, oppure restare con il colosso di Mountain View.

Bard è alimentato dal PaLM 2 di Google, il modello LLM (Large Language Model) più avanzato, una versione più che consentirà un’ulteriore efficienza, un livello molto più elevato e performante, in grado di risolvere tutti i problemi, anche quelli precedenti. La versione iniziale, un flop assoluto, utilizzava una versione modello leggera e meno potente di LaMDA, ora lo scatto in avanti per stare al passo, se non meglio, di ChatGPT. Ma l’AI, seppur importante, non è l’unico pensiero (stupendo) di Google.

Nel segno della privacy più assoluta

Google’s Magic Compose è attualmente nella sua versione beta. Basata sull’Intelligenza Artificiale invierà fino a “20 messaggi precedenti” ai server di Google, per generare nuovi suggerimenti. Il colosso di Mountain View Google delinea le novità sulla sua pagina di supporto, osservando che invierà questi messaggi, insieme a qualsiasi emoji, reazione e URL inclusi, ai suoi server per aiutare la sua IA a creare una risposta appropriata.

Nel segno della privacy più assoluta
Google – Lintellettualedissidente.it

 

La società aggiunge che non invierà alcun messaggio con allegati, messaggi vocali e immagini, ma osserva che “possono essere inviate didascalie di immagini e trascrizioni vocali”. Nessuna sorpresa, solo una conseguenza della strategia di Big G. Che implementò per la prima volta E2EE sull’app nell’anno dello scoppio della pandemia da Coronavirus, rilasciandola definitivamente (per le chat di gruppo) alla fine dell’anno scorso. L’attivazione della funzione va inquadrata all’insegna della privacy più assoluta, visto che le terze parti, nemmeno Google, vedranno i tuoi messaggi. Mentre l’utilizzo di Magic Compose con E2EE invierà i tuoi messaggi ai server di Google, la società sostiene che non è ancora in grado di leggerli.

Il portavoce di Google, Justin Rende, ha ulteriormente chiarito a The Verge che “i dati di conversazione utilizzati da Magic Compose non vengono conservati” e che “gli output di risposta suggeriti non vengano conservati una volta che sono stati forniti all’utente”. In soldoni, quando non si utilizzerà Magic Compose, Google non invierà i tuoi messaggi ai suoi server. Ulteriori aggiornamenti potranno arrivare proprio dalla sua fase beta. A buon punto.

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