Che legame c’è tra voce e personalità? Un nuovo studio fa chiarezza su questo aspetto affascinante della nostra esistenza.
Sappiamo che un libro non va mai giudicato dalla copertina (che pure conta per attirare i lettori) ma soprattutto dal suo contenuto. Ma che dire del fatto di giudicare una persona in base alla voce che ha?
![Il legame tra voce e personalità](https://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/uploads/2023/12/Donna-con-mano-su-orecchio-lintellettualedissidente.it_.jpg)
Un nuovo studio ha cercato di indagare per capire se effettivamente la voce possa dire qualcosa della personalità individuale. È questa in grado di descrivere chi siamo? La ricerca, condotta dagli scienziati dell’Università di Göttingen (Germania) ha esaminato i dati di un campione di oltre 2.000 persone provenienti da quattro Paesi diversi.
I volontari dovevano compilare dei sondaggi per misurare i tratti del loro carattere e abbinarli a una registrazione vocale di sé stessi. Lo studio, il più ampio mai realizzato sull’argomento, è il primo a valutare in maniera oggettiva il tono della voce senza impiegare classificazioni soggettive (come “acuto” o “profondo”). Cosa hanno scoperto i ricercatori tedeschi?
Dimmi come parli e ti dirò chi sei: che legame c’è tra voce e personalità
La voce, ha dichiarato l’autrice principale dello studio Julia Stern, “può fare un’impressione enorme e immediata su di noi”. Infatti, “anche senza alcun indizio visivo – per esempio al telefono – ci fa capire abbastanza presto se stiamo parlando con un uomo, una donna o se si tratta di una persona che ci può piacere o no. Abbiamo pensato che sarebbe stato interessante scoprire se queste impressioni sono accurate”.
![Lo studio sul legame tra voce e personalità](https://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/uploads/2023/12/Colloquio-intellettualedissidente.it-20231206.jpg)
Gli scienziati hanno cercato di capire se le caratteristiche della voce possano essere legate a cinque grandi tratti della personalità: socievolezza, responsabilità, apertura, gentilezza e nevroticismo. Dai risultati è emerso che le persone con la voce più bassa (sia uomini che donne) manifestano tendenze più dominanti, sono più estroverse e sono anche più interessate alla socio-sessualità (rapporti occasionali o esterni a una relazione).
In altre parole, coloro che hanno una voce più profonda inclinano verso la dominanza e l’estroversione e hanno un approccio più “liberal” verso le relazioni. Invece chi ha una voce più acuta tenderebbe maggiormente al nevroticismo. “Ha senso”, commenta Julia Stern. “Se si pensa a una persona con una voce più alta, probabilmente si pensa: ‘Questa persona è più nervosa’”. Restano ancora da indagare a fondo le connessioni tra voce e personalità.
Un’ipotesi avanzata dai ricercatori è che ci sia un legame tra il livello di testosterone negli uomini, il tono della voce e il livello di dominanza percepita. Non ci sono ipotesi però che spieghino perché la stessa correlazione tra voce profonda e personalità dominante sia presente anche nelle donne. Altro limite della ricerca è il fatto che i tratti di personalità associati alla voce siano auto-riferiti. Potrebbe essere infatti che il tono venga collegato alla percezione di essere estroversi quando in realtà non lo si è affatto.