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Bollette sempre più alte, in arrivo aumento del 35%: ecco le regioni dove si paga di più

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Pietro Santercole

Il carovita non sta risparmiando niente e nessuno: ormai ogni settore è stato colpito da aumenti altissimi, soprattutto le bollette.

Se già in passato sono aumentate di tantissimo le bollette della luce e del gas, adesso l’impennata dei costi ha colpito un altro settore che è vitale nel consumo delle famiglie italiane. Si tratta delle bollette dell’acqua, che stanno registrando aumenti anche fino al 35-40%, e che in alcune zone d’Italia sono arrivate a livelli mai visti prima.

Le regioni in cui aumenteranno le bollette
Bolletta dell’acqua: le regioni in cui si registrano gli aumenti maggiori – LIntellettualeDissidente.it

A quantificare i perché e i percome dell’aumento delle bollette dell’acqua ci ha pensato Altroconsumo, che ha preso in esame l’utilizzo medio di una famiglia di 3 persone in un anno, stimando il consumo di circa 166 litri di acqua al giorno per ciascun membro del nucleo.

L’analisi di Altroconsumo ha evidenziato aumenti in media del 9,5% da dicembre 2021 a dicembre 2023, ma si tratta del dato minimo, visto che in alcune città è stato raggiunto addirittura un incremento record del 35% rispetto a due anni fa. Chiaramente non si tratta di un aumento di tipo “endemico”, nel senso che non in tutte le zone d’Italia sono arrivate bollette così alte, e certamente ci sono delle città dove l’acqua costa più cara che in altre.

Caro acqua, ecco la classifica delle città coi maggiori aumenti

Secondo l’indagine condotta da Altroconsumo, ci sono città dove le bollette dell’acqua sono aumentate in maniera esponenziale, e altre dove invece il costo è rimasto sempre lo stesso. L’unica che non ha subito incrementi è Catanzaro, dove si è registrato lo 0% di aumento della bolletta, seguita da Bari con un incremento registrato pari all’1%.

Il carovita non sta risparmiando niente e nessuno: ormai ogni settore è stato colpito da aumenti altissimi, soprattutto le bollette
Milano è la città dove l’acqua costa meno – LIntellettualeDissidente.it

Bolzano invece comanda la classifica degli aumenti con un +35,4% che desta non poca preoccupazione, seguita a stretto giro da Torino, Trento e l’Aquila con incrementi maggiori del 17%. Di seguito la classifica generale degli aumenti registrati negli ultimi due anni: Bolzano 35,4%, Torino 17,5%, Trento 17,3%, Milano 16,4%, Genova 14,4%, Ancona 13,7%, Palermo 12,3%, Trieste 12,2%, Roma 11,9%, Perugia 11,7%, Firenze 11,6%, Cagliari 9,6%, Bologna 7,6%, Venezia 6,6%, Potenza 6,4%, Aosta 4,9%, Bari 1%, Catanzaro 0%.

Non va molto meglio se si pensa alle città dove le bollette sono più care: desta sorpresa sapere che la più economica sia Milano, dove la media della bolletta dell’acqua è di 163 euro annui, mentre Bari è 52ª con 489 euro l’anno di bolletta. Ecco la lista delle città in base al costo annuo della bolletta dell’acqua, a partire dalla meno cara:

  • Milano, 163 euro;
  • Campobasso, 234 euro;
  • Catanzaro, 255 euro;
  • Monza, 272 euro;
  • Bergamo, 277 euro;
  • Como, 285 euro;
  • Benevento, 289 euro;
  • Aosta, 297 euro;
  • Napoli, 299 euro;
  • Catania, 300 euro;
  • Messina, 316 euro;
  • Avellino, 324 euro;
  • Venezia, 325 euro;
  • Bologna, 333 euro;
  • Bolzano, 344 euro;
  • Lodi, 344 euro;
  • Udine, 354 euro;
  • Pordenone, 358 euro;
  • Verbania, 358 euro;
  • Alessandria, 371 euro;
  • Trento, 373 euro;
  • Pavia, 374 euro;
  • Roma, 377 euro;
  • Mantova, 381 euro;
  • Novara, 381 euro;
  • Reggio Calabria, 383 euro;
  • Asti, 385 euro;
  • Belluno, 387 euro;
  • Rieti, 388 euro;
  • Vibo valentia, 389 euro;
  • Padova, 391 euro;
  • Cremona, 394 euro;
  • Verona, 394 euro;
  • Teramo, 395 euro;
  • Salerno, 396 euro;
  • Modena, 398 euro;
  • Pescara, 402 euro;
  • Chieti, 408 euro;
  • Matera, 415 euro;
  • Potenza, 415 euro;
  • Torino, 423 euro;
  • Crotone, 428 euro;
  • Cuneo, 431euro;
  • Brescia, 438 euro;
  • Savona, 447 euro;
  • Lecco, 448 euro;
  • Palermo, 457 euro;
  • Treviso, 457 euro;
  • Ragusa, 464 euro;
  • Rovigo, 461euro;
  • Piacenza, 486 euro;
  • Bari, 489 euro;
  • Reggio Emilia, 490 euro;
  • Ravenna, 494 euro;
  • Macerata, 495 euro;
  • La Spezia, 502 euro;
  • Ancona, 507 euro;
  • Cagliari, 512 euro;
  • Lucca, 516 euro;
  • Ascoli Piceno, 525 euro;
  • Fermo, 525 euro;
  • Biella, 533 euro;
  • Forlì, 533 euro;
  • L’Aquila, 536 euro;
  • Agrigento, 548 euro;
  • Parma, 558 euro;
  • Perugia, 562 euro;
  • Trieste, 563 euro;
  • Ferrara, 566 euro;
  • Genova, 571 euro;
  • Rimini, 585 euro;
  • Terni, 632 euro;
  • Pesaro, 641 euro;
  • Urbino, 641 euro;
  • Caltanissetta, 662 euro;
  • Massa, 693 euro;
  • Frosinone, 740 euro;
  • Firenze, 742 euro;
  • Pistoia, 742 euro;
  • Prato, 742 euro;
  • Arezzo, 783 euro;
  • Pisa, 798 euro;
  • Grosseto, 806 euro;
  • Siena, 810 euro.
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