Chi siamo

Disclaimer

Privacy Policy

Assegno di inclusione 2024, in tutti questi casi lo perdi e non vedrai più un euro

Foto dell'autore

Noemi Aloisi

Quali sono le novità in vista per il 2024 in merito all’assegno di inclusione? Ecco cosa accadrà e chi rischia di perderlo a breve.

L’assegno di inclusione è una misura nazionale che è nata con l’intento di contrastare la povertà ed entrerà in vigore in sostituzione del reddito di cittadinanza. Attraverso questo sussidio si potranno ottenere un minimo di 480€ annui, fino ad un massimo di 6000€. La misura è rivolta ai nuclei famigliari che al loro interno hanno almeno un componente disabile, minore o anziano con più di 67 anni e che è in una situazione di svantaggio.

Quando si rischia di non ottenere l'assegno di inclusione
Assegno di inclusione 2024: attenzione, in questi casi rischi di perderlo e non ottenere nulla – lintellettualedissidente.it

Nel caso in cui in famiglia fossero presenti soggetti over 67 o disabili gravi, la somma può essere integrata anche con l’assegno unico universale. Quando si parla di persone in una condizione di svantaggio, si ci riferisce a soggetti che si trovano a dover gestire dei disturbi mentali, una disabilità fisica superiore al 46%, delle problematiche legate a dipendenze patologiche o abusi di sostanze, vittime di violenza, ex detenuti, persone senza fissa dimora, neomaggiorenni fuori dal nucleo familiare, giovani con età compresa tra i 18 e 21 anni fuori dal nucleo.

Assegno di inclusione, cosa cambia nel 2024 e chi rischia di perderlo

Dal 1 gennaio l’assegno di inclusione sostituirà definitivamente il reddito cittadinanza. A differenza dell’agevolazione precedente, questa misura è destinata ad una cerchia più ristretta di persone, infatti solo determinate categorie potranno accedervi. Esistono dei requisiti che non possono essere bypassati, inoltre anche una volta ottenuto c’è sempre il rischio di perderlo in alcuni casi.

I casi in cui si rischia di perdere l'accesso all'assegno di inclusione
Sottoscrivere il patto di attivazione digitale è un passo fondamentale al momento della presentazione della domanda per accedere all’assegno di inclusione – lintellettualedissidente.it

Nel momento in cui si presenta domanda per ricevere l’assegno, sarà necessario sottoscrivere il patto di attivazione digitale. Si tratta infatti di un passaggio obbligatorio per essere inseriti nel mondo del lavoro: successivamente, nel momento in cui verranno rifiutate le proposte presente, l’assegno potrebbe essere perso.

Un’altra ragione per cui potrebbe essere revocato l’incentivo, è collegata al reddito e al valore ISEE che non deve essere superiore ai 9360€. Tra i requisiti, invece, c’è quello di essere residenti in Italia da almeno cinque anni e gli ultimi due dovranno essere scalati in modo continuativo. Bisognerà dimostrare di essere un cittadino dell’Unione Europea o un suo familiare, avere un Isee entro la soglia stabilita, un reddito che non superi i 6000€ annui e convivere con una persona disabile, un minore o un over 60 in famiglia.

Il valore del patrimonio immobiliare non dovrà andare oltre i 30.000€ escludendo la prima casa, non si dovrà essere sottoposti a misura cautelare, personale o di prevenzione, e non bisognerà avere sentenze definitive di condanna.

Gestione cookie