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Sei uno di quelli che dorme in aereo? Il motivo non è la stanchezza: ecco perché succede

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Pasquale Conte

Siete soliti dormire in aereo? La motivazione non è la stanchezza. Ecco perché succede, secondo un recente studio

L’aereo è di gran lunga il mezzo di trasporto più utilizzato in assoluto quando is tratta di viaggiare. Soprattutto se si deve andare dall’altra parte dell’Italia o all’estero. Un fenomeno cresciuto negli ultimi anni grazie alle tantissime promozioni lanciate da compagnie low cost come Ryanair, EasyJet o Wizz Air. Senza dimenticare la comodità e la velocità di un viaggio usando questi mezzi, di gran lunga maggiore rispetto a treni, autobus e automobili.

Cosa c'è dietro il fenomeno dell'addormentarsi in aereo
Dormire in aereo, ecco perché succede – L’intellettualedissidente.it

Una volta saliti in cabina e messi nel proprio posto indicato sulla carta d’imbarco, per moltissime persone diventa quasi inevitabile addormentarsi ancor prima che l’aereo decolli. Ma perché succede questo? Si tratta solo di stanchezza? In realtà no, come rivelato da un recente studio emerso nelle scorse settimane. Resterete senza parole: ecco perché succede e in quali occasioni.

Dormite spesso in aereo? Ecco perché succede (e no, non è per la stanchezza)

Moltissime persone sono solite addormentarsi in aereo ancor prima che questo decolli. Una pratica comune e che non ha nulla di male, anzi. Così il viaggio passa più velocemente e si arriva a destinazione già riposati e pronti ad affrontare il resto della giornata. Ma perché questo succede? È solo causa della stanchezza? In realtà no, ci sono altre motivazioni dietro il fenomeno.

Le motivazioni dietro il sonno improvviso in aereo
Perché ci si addormenta in aereo: non è la stanchezza – L’intellettualedissidente.it

Secondo quanto rivelato dal Dottor Luca Urbani, otorino di MioDottore, la motivazione principale va addebitata alla pressurizzazione interna dell’aeromobile. Le compagnie sono obbligate a mantenerla equivalente ad un’altitudine che va da un minimo di 6000 ad un massimo di 8000 piedi, ossia 1800-2400 metri. Proprio come in montagna. Secondo gli esperti, oltre i 7000 piedi la saturazione di emoglobina nel sangue inizia a diminuire. Il corpo assume meno ossigeno e il fisico ne risente.

Chi non è abituato a queste altitudini, si sentirà più affaticato e il corpo inizierà a ridurre il dispendio energetico. “La pressurizzazione inizia dopo il decollo, quando si stabilizza la quota cabina. Chi si addormenta prima del decollo lo fa perché è stanco o rilassato. La sonnolenza invece infatti favorita anche dai rumori di sottofondo. Ma non è detto che succeda a tutti i passeggeri ha spiegato il dottor Luca Urbani, che continua: “Accade più spesso a chi soffre di chinetosi, ossia mal di movimento. Tra i sintomi c’è proprio la sonnolenza. Inoltre, dormire in aereo è una pratica favorita dal fatto che si sta seduti“.

La cosa incredibile è che pare venga più sonno quando si vola con compagnie low cost. Questo perché, per risparmiare carburante, sui vettori low cost la cabina rimane meno pressurizzata, con ancora meno ossigeno e con una facilità maggiore nel prendere sonno.

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