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Emilio Fede su Berlusconi, la minaccia che raggela: “Presto farò i nomi”

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Maria Sole Bosaia

Emilio Fede è stato uno dei migliori amici di Silvio Berlusconi, ecco perché promette di dare battaglia e cosa ha detto di preciso.

Emilio Fede è stato una delle persone più colpite dalla dipartita di Silvio Berlusconi di cui si sono celebrati i funerali mercoledì 14 giugno nel Duomo di Milano. Ma come mai il giornalista è furibondo? Ecco le cause della sua ira.

Emilio Fede pronto a proteggere Berlusconi
Emilio Fede promette battaglia-(Foto: Ansa)-lintellettualedissidente.it

Emilio Fede è noto per essere stato il direttore di Studio Aperto che ha aperto i battenti il 16 gennaio del 1991. Nel 1992 è passato alla direzione del Tg4 di cui è rimasto saldamente al timone fino al 2012. Tra il 1997 e il 1999 ha presentato il ciclo Le grandi interviste. Dal 2000, invece, si è occupato di Sipario, il rotocalco rosa del Tg4.

Una volta terminato con il Tg 4 ha tenuto una rubrica settimana su Vero Capri intitolata: Attualità con Fede. Dal 2020 è ospite fisso del talk show Punti di vista. In questi giorni è stato toccato dalla notizia della morte di Silvio Berlusconi a cui inizialmente non voleva credere. Subito ha avuto parole di elogio per l’imprenditore lombardo ricordando come avesse vissuto accanto a lui per 40 anni.

Ma come mai ora è su tutte le furie? Ecco tutti i dettagli sulla vicenda e a chi sono rivolte le sue minacce.

Emilio Fede arrabbiato e straziato

Emilio Fede non si trattiene e promette tuoni e fulmini verso chi secondo lui avrebbe danneggiato il Cavaliere. Nel corso di un intervento telefonico a The Morning Show l’ex direttore del tg 4 ha dichiarato che un branco di cani rognosi ha speculato sul nome di Silvio Berlusconi.

Emilio Fede contro chi ha speculato sul Cavaliere
(Foto: Ansa)-lintellettualedissidente.it

“Ci sono dei maiali associati che hanno fatto delle cose vergognose nei confronti di quest’uomo” ha tuonato il giornalista, aggiungendo che denuncerà tutti e farà tremare mezza Italia con le sue rivelazioni. “Presto farò i nomi” ha dichiarato.

Il conduttore televisivo è stato uno dei collaboratori più fedeli del politico. Tra di loro non c’era solo un rapporto di lavoro, ma anche di profonda amicizia. Per anni hanno lavorato a stretto contatto. A La Stampa ha affermato che per lui era morto un fratello e che al di là delle polemiche erano sempre stati molto legati.

Lo scrittore avrebbe voluto partecipare al funerale dell’ex premier, ma purtroppo non è stato possibile perché il suo autista non si è presentato all’appuntamento e gli ha nascosto le chiavi dell’auto. Al di là di questo triste epilogo il giornalista è convinto che un giorno raggiungerà il caro amico.

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