Minorenne incinta si dichiara felice e innamorata, eppure qualcosa non torna: la madre, indagata, dovrà sottoporsi a processo.
Una giovane mamma quindicenne si è presentata come testimone presso il Tribunale di Mantova: il fidanzato 21enne e la madre 50enne sono chiamati a rispondere all’accusa di violenza sessuale ai danni di minore. La legge italiana infatti concepisce i rapporti consenzienti tra minorenni, a condizione che i “partner” abbiano almeno 14 anni e che il divario anagrafico non superi i quattro anni di differenza. Questo non è dunque il caso dell’adolescente in questione, la quale all’epoca aveva solo tredici anni, mentre il suo fidanzato diciannove.
![Tredicenne incinta, la madre a processo](https://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/uploads/2023/10/Tredicenne-incinta-processo-alla-madre-lintellettualedissidente.it-12-10-2023.jpg)
“Ma quale violenza, siamo innamorati” – ha dichiarato la diretta interessata in aula, peccato che la rivendicazione del sentimento non serva a nulla in merito all’accusa di violenza sessuale. Nonostante derivi da una sua libera scelta, tale decisione perde di valore razionale. La legge infatti considera i minori di quattordici anni come incapaci di intendere e di volere, facilmente manipolabili e inducibili in azioni che prescindono dalla loro reale volontà. Inoltre, il divario anagrafico tra i due supera di gran lunga gli estremi imposti dalla giurisdizione nazionale.
Diventa nonna e finisce sotto accusa
I fatti risalgono al mese di settembre del 2021, quando la giovane – all’epoca tredicenne – scoprì di essere in attesa. I rapporti si sarebbero consumati nell’abitazione di sua sorella maggiore, in provincia di Verona, dove abitava anche la madre della giovane. Furono i suoi professori a segnalare il caso ai servizi sociali, i quali – dopo un’attenta analisi delle dinamiche – decisero di aprire un fascicolo d’indagine presso la Procura di Mantova. Il fidanzato, oggi ventunenne, deve dunque rispondere all’accusa di violenza sessuale ai danni della quindicenne.
![Tredicenne diventa mamma, il fidanzato sotto processo](https://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/uploads/2023/10/Tredicenne-incinta-lintellettualedissidente.it-12-10-2023.jpg)
Gli inquirenti hanno poi esteso il processo alla madre della ragazza, in quanto quest’ultima avrebbe “istigato la minore ad accondiscendere alle richieste del co-imputato di congiungersi carnalmente con lei”. Sempre in relazione alla legge che indentifica un minore di 14 anni come incapace di intendere e di volere, si associa inevitabilmente una responsabilità maggiore al genitore o tutore di riferimento. La giovane avrebbe dovuto godere dell’assistenza e della protezione di sua madre, condizione che di fatto non si è concretizzata.
“Abbiamo una bimba che è frutto del nostro amore” – sostiene con fervente convinzione la quindicenne – “siamo una famiglia”. Queste le parole utilizzate durante l’udienza preliminare avvenuta nel Tribunale di Mantova. Mentre per la madre 50enne si prospetta il rinvio a giudizio, il fidanzato affronterà il rito abbreviato.