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Russia e Ucraina, perchè la Wagner continuerà ad essere un problema per tutti

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Paolo Zignani

Il Gruppo Wagner rialza la testa. Il comandante Brest è apparso in un video e la Nato va subito in difficoltà

L’alleanza con la Bielorussia sembrava decisiva alla Russia, per ottenere un rapido successo sull’Ucraina. Kiev si trova infatti a due ore d’automobile dal confine. E Minsk ha concesso l’uso del proprio territorio per gli attacchi missilistici e aerei russi, oltre che per il transito delle truppe, in parte di stanza in Bielorussia. Dallo Stato satellite di Mosca ora riparte la Wagner, con un videomessaggio fatto circolare dal comandante Brest sul canale ufficiale Telegram dei legionari. Brest si trova ai confini con l’Ucraina e annuncia che la compagnia privata non smobilita. Si prosegue per ora in “modalità calma” per riprendere presto l’assalto all’Ucraina. La Wagner ora si riferisce alla Bielorussia “che ha ricevuto l’unità più pronta al combattimento del mondo“.

Il comandante Brest torna a minacciare l’Ucraina – lintellettualedissidente.it Ansafoto

Il presidente Aleksandr Lukashenko non intende schierare in combattimento i propri soldati, stimati in 45mila uomini. Il salto di qualità della partecipazione bielorussa al conflitto, a volte ritenuto imminente, è sempre stato evitato. L’accordo tra Lukashenko e Putin, d’altra parte, è valso allo Stato satellite aiuti economici consistenti. Gas e petrolio, a Minsk, hanno probabilmente il prezzo più basso del mondo. Perciò l’Ue ha inflitto sanzioni alla Bielorussia.

Il fedele Lukashenko si rafforza in patria

Ora però Lukashenko gongola. Presenta infatti la Wagner al ministro della Difesa – da quanto riferisce l’agenzia russa Tass – come il corpo speciale che accrescerà la qualità dell’esercito. Saranno eccellenti addestratori, conoscono gli armamenti più tecnologicamente complessi. Come sembrano lontani i tempi delle manifestazioni dell’opposizione contro l’eterno leader di Minsk! Il quale, forte della mediazione con Putin per “salvare” la Wagner, riferisce una strana affermazione dello zar. Senza i legionari non si potrebbe organizzare il fuoco di controbatteria.

Russia e Ucraina Wagner
Il presidente bielorusso Lukashenko medita nuovi piani – lintellettualedissidente.it Ansafoto

Davvero incredibile. Il fuoco di controbatteria serve a rispondere al fuoco contro i propri soldati individuando i mezzi, ad esempio cannoni, da cui partono i colpi. E’ quel che succede in Donbass. Non sembra così difficile: forse Putin ha voluto sferzare le truppe regolari. Certo i miliziani, dalla Siria all’Africa, hanno riportato parecchi successi e mietono elogi. Anche finanziamenti: un miliardo di euro dalla Russia, ha dichiarato Putin. Minsk non ha mai esultato tanto per aver concesso al personale militare russo, 12mila uomini, di stabilirsi sul suo territorio e di addestrarvi i coscritti.

Un nuovo contratto pronto per i legionari

Ora in Russia i legionari non possono più tornare, dopo la ribellione. Ciascuno di loro dovrà scegliere, entro il primo luglio, se arruolarsi in Russia oppure firmare il contratto con la Bielorussia. Erano 50mila e pur dopo le perdite restano molto pericolosi. Se c’era l’obiettivo di seminare il panico della Nato, ormai a ridosso dei confini russi, è stato raggiunto. Intanto la sorte di Evgeny Prigozhin, attualmente in Bielorussia, rimane incerta. Il valore più importante che porta con sé sono le informazioni. E’ l’arma più potente, nel mondo contemporaneo.

Russia Ucraina perché Wagner continuerà essere problema per tutti
Evgeny Prigozhin arrivato in Bielorussia con un jet – lintellettualedissidente.it Ansafoto

Prigozhin infatti è custode di una parte della storia segreta della Russia, infittita di retroscena e di verità a due facce. Il suo più che trentennale intreccio di interessi con l’amico Vladimir Putin ha un immenso pregio, che può essere giocato su molti tavoli contemporaneamente, nemmeno tutti noti. Un Discord Leak ha rivelato un contatto persino con l’intelligence ucraina. Durante la marcia verso Mosca, l’esercito regolare non ha attaccato i suoi uomini, grazie ai rapporti d’amicizia con alcuni generali e con l’intelligence.

La rete senza confini di Prigozhin

L’arresto del generale Evgeny Surovikin, rivelato dal New York Times, avvallerebbe ulteriormente la tesi del golpe. Surovikin, capo dell’aviazione e considerato eroe di Siria, come altri sapeva dell’imminente ammutinamento. Altri leader militari stavano preparando una “notte dei generali” per disarcionare i vertici della Difesa, a partire dal ministro Sergej Shojgu. L’intreccio di rivelazioni delle intelligence intanto si addensa.

Russia Ucraina Wagner continuerà essere problema per tutti
Militari controllano le postazioni nemiche con un drone – lintellettualedissidente.it Ansafoto

Chi ha potenziato i servizi segreti russi, del resto, è stato lo stesso Prigozhin, creando lo hub di San Pietroburgo. E’ stato inoltre notato un altro passaggio particolare, nell’ultimo discorso di Putin. Gli attacchi alla Wagner, durante la marcia verso Mosca, sono venuti  dalla Rosgvardia,  la guardia nazionale che dipende direttamente dal presidente, secondo la tradizione ereditata dall’Urss. Eppure, Putin ha ringraziato l’esercito, non la fedele Rosgvardia. Il che confermerebbe il peso delle buone relazioni fra Prigozhin e alcuni capi dell’esercito.

Dai messaggi in codice di Putin alla tensione nella Nato

La potenza attuale della Wagner è stata subito dimostrata dai brividi che corrono dalla Polonia, alla Lituania e alla Lettonia. Una delle basi dei legionari è vicina al confine con la regione polacca di Grodno. E Lituania e Lettonia hanno già chiesto a loro volta alla Nato di rafforzare i confini orientali. La Wagner fa paura, in particolare, perché da tempo Prigozhin ha contestato la modalità dell’attacco iniziale a Kiev, da parte dell’esercito russo. Si sarebbe infatti vantato di aver mostrato, nella sua marcia di ribellione, “come si attacca una capitale”. Come se altre capitali fossero nel mirino. Il futuro della Wagner sarà comunque in Africa. Prigozhin coltiva interessi nell’approvvigionamento delle terre rare, e, geopoliticamente, in territori dove la sua spregiudicatezza può dare prove più efficaci.

 

 

 

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