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Israele non accetta critiche da nessuno

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Gianluca Merla

Tensione durante la riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Israele chiede le dimissioni di Guterres

Continuano le tensioni in Medio Oriente. Dopo gli attacchi di Hamas ai Kibbutz israeliani al sud del Paese, l’attenzione di tutto il mondo si è spostato sulla Striscia di Gaza, in attesa di una eventuale invasione di terra da parte di Tel Aviv.

Israele non accetta le critiche
Incomprensioni e polemiche durante la riunione Onu (ansa) – L’intellettualedissidente.it

Ma intanto, mentre le bombe continuano ad esplodere nella città di Gaza, il conflitto si combatte anche sulla linea delle parole e delle relazioni diplomatiche, ma Israele sembra non voler accettare le critiche e risponde a tono. L’ultimo incidente diplomatico è avvenuto questa volta durante il Consiglio Generale delle Nazioni Unite, dove gli esponenti israeliani hanno chiesto a gran voce le dimissioni del Segretario Generale.

“Guterres dovrebbe dimettersi”

L’ultimo scontro è avvenuto durante la riunione speciale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla crisi in Medio Oriente. La riunione è stata aperta dalle parole del Segretario, che non ha espresso sostegno totale e incondizionato ad Israele, anzi. “Gli attacchi di Hamas contro Israele non sono avvenuti dal nulla – ha esordito Guterres – i palestinesi sono stati sottoposti a 56 anni di occupazione soffocante”. Non un esordio in totale appoggio di Israele, dunque, come spesso accade da parte delle istituzioni occidentali.

Israele non accetta le critiche
I funzionari israeliani non hanno accettato le critiche di Guterres (ansa) – L’intelelttualedissidente.it

Guterres ha poi aggiunto che “i terribili attacchi di Hamas non possono giustificare una punizione sul popolo palestinese”. Il Segretario Generale ha quindi chiesto un immediato “cessate il fuoco”, precisando che nessuna delle parti interessate da queto conflitto può ergersi “al di sopra del diritto internazionale umanitario“. Parole che sono sembrate più una sorta di rimprovero per le autorità e i vertici dell’esercito israeliano e che non sono affatto piaciute ai rappresentati di Tel Aviv. Gilaad Erdan, ambasciatore israeliano all’Onu, ha infatti attaccato Guterres, indicandolo come “disconnesso dalla realtà della regione“.

Secondo Erdan, le parole di Guterres risuonerebbero come giustificazione nei confronti di Hamas e degli atti di terrorismo compiuti l’8 ottobre, chiedendo quindi le sue dimissioni. Anche Eli Cohen, Ministro degli Esteri israeliano, è intervenuta sull’episodio. Il Ministro si è infatti rivolta direttamente al segretario generale, chiedendogli in che mondo vive. Se le nazioni Onu non si schierano dalla parte di Israele, ha aggiunto Cohen, l’Onu “non avrà motivo di esistere”. A seguito dello scontro diplomatico tra Guterres e il segretario generale Onu, il solito briefing con i giornalisti del portavoce del segretario generale è stato cancellato, mentre la Cohen ha fatto sapere su X che non ha voluto incontrare Guterres dopo le sue dichiarazioni.

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