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Crimini a Gaza, l’Onu contro Israele

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Gianluca Merla

Dopo la strage di civili nella Striscia di Gaza, l’Onu sembra si è espresso contro le azioni di Israele: cosa succede ora

La guerra tra Israele e Hamas è arrivata ormai al suo venticinquesimo giorno. Dopo quasi un mese di combattimenti il bilancio delle vittime appare gravissimo e non sembrano esserci margini per una pace immediata.

Crimini a Gaza, l'Onu contro Israele
Continua la furia dei combattimenti (ansa) – L’intellettualedissidente.it

Anzi, con il passare dei giorni i bombardamenti si intensificano e c’è chi ha assistito a scontri a fuoco frontali tra le milizie di Hamas e l’esercito israeliano. Intanto l’Organizzazione delle Nazioni Unite si è espresso contro Israele dopo l’ennesima strage di civili a seguito di un bombardamento aereo.

Bombardato un campo profughi nella Striscia di Gaza

I combattimenti tra Israele e Gaza diventano ogni giorno sempre più furiosi e sanguinosi. Più che una vera strategia di guerra, quella di Tel Aviv sembra essere un’azione militare mossa soprattutto da una ricerca di vendetta dopo le azioni criminali del 7 ottobre compiute da Hamas. Le notizie che ogni giorno si susseguono sulla morte di alcuni ostaggi non aiutano, ed ecco che l’esercito di Israele colpisce più forte che può, anche senza fare distinzione tra civili e miliziani di Hamas.

Crimini a Gaza, l'Onu contro Israele
L’Onu ha condannato l’attacco al campo profughi di Jabalia (ansa) – L’intellettualedissidednte.it

Dopo l’attacco al campo profughi di Jabalia, infatti, l’Onu si è espressa contro Israele. Sono decine i morti e i feriti tra i civili palestinesi e l’esercito israeliano si è giustificato dicendo che in quel campo era nascosto un comandante di Hamas. Un attacco che ha destato parecchia indignazione anche in Occidente, con l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani che ha parlato dell’ipotesi secondo cui l’attacco al campo profughi potrebbe essere un crimine di guerra. Questo soprattutto per via dell’alto numero di morti tra i civili. l’Onu, quindi, prende ancora una volta le distanze da Israele, ribadendo che anche in guerra devono essere rispettate alcune regole a tutela dei civili.

Ad oggi l’esercito israeliano fa sapere di non riuscire ad essere in grado di fornire il numero di civili morti nel raid al campo di Jabalia. Daniel Hagari, portavoce delle Forze di Difesa israeliane ha evidenziato che i miliziani di Hamas si nascondono appositamente tra i civili per usarli come scudo. “Vogliono queste immagini di distruzione” ha detto Hagari, accusando nuovamente i terroristi. Intanto l’Idf ha annunciato di aver sfondato il fronte di Hamas che si trovava a Nord di Gaza. Un ulteriore elemento che fa pensare a quanto sia vicino il momento di un’invasione massica di terra.

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