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Acqua piovana e poco altro: così un uomo ha vissuto con il proprio cane per due mesi in mare

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Gianluca Merla

L’incredibile storia di Timothy Lindsay Shaddock. L’uomo ha vissuto per due mesi in mezzo al mare bevendo acqua piovana e poco altro

Si può vivere due mesi in mezzo al mare, senza avere nulla di più che una piccola imbarcazione e la compagnia di un cane? A quanto pare sì, ma ad essere determinanti in questo caso è l’istinto di sopravvivenza e tanta, tantissima fortuna.

Disperso in mare per due mesi
L’uomo è stato disperso in mare per più di due mesi. Un racconto incredibile (Credits foto: Ansa) – L’intellettualedissidente.it

Ha dell’incredibile la storia di Timothy Lindsay Shaddock, un marinaio australiano di 54 anni che ha rischiato di morire dopo aver passato più di 2 mesi in mare alla deriva nell’Oceano Pacifico. A fargli compagnia la sua cagnetta “Bella”, che di certo non si aspettava di passare con il suo padrone un’avventura simile. L’uomo aveva infatti intenzione di navigare dal Messico alla Polinesia francese, ma non tutto è andato per il verso giusto.

Due mesi alla deriva nell’Oceano Pacifico: solo pesce crudo e acqua piovana

Shaddock era partito lo scorso maggio a bordo del suo catamarano dalla città di La Paz, in Messico. Il suo obiettivo era quello di fare una lunga traversata di circa 6mila chilometri fino alla Polinesia francese, dove avrebbe poi gettato l’ancora. Tuttavia, l’oceano non perdona e il 54enne ha dovuto fare i conti con una violenta tempesta mentre attraversava l’Oceano Pacifico. Sia gli strumenti di bordo che tutti i dispositivi elettronici hanno avuto la peggio, costringendo il catamarano alla deriva.

Disperso in mare per due mesi
L’uomo è riuscito a sopravvivere per due mesi insieme alla sua cagnetta, grazie ad acqua piovana e pesce crudo (Credits foto: Grupomar) – L’intellettualedissidente.it

Un destino segnato, quello di Shaddock, fino all’incredibile arrivo di una tonnara a circa 1.2000 miglia dalla terraferma che, quasi per errore, ha individuato il catamarano del marinaio. Una gioia indescrivibile quella del 54enne australiano che, una volta portato in salvo, ha ringraziato l’equipaggio che lo ha recuperato quando era ormai in condizioni quasi disperate. La tonnara fa parte di una flotta della compagnia messicana Groupomar e, una volta avvistata l’imbarcazione semidistrutta, ha prestato i primi soccorsi. L’uomo è stato poi trasportato nel porto di Manzanillo, a 800 chilometri circa da Città del Messico, dove ha effettuato i controlli medici e si è potuto rifocillare insieme al suo cane.

Il marinaio ha raccontato in una conferenza stampa la sua incredibile esperienza, spiegando ai giornalisti come abbia fatto a sopravvivere. “Non pensavo che ce l’avrei fatta – racconta – ma ho provato ad essere positivo tutto il tempo”. Il 54enne ha infatti dichiarato di essere riuscito a sopravvivere “pescando molto”. Una dieta a base di pesce crudo, soprattutto tonno, e acqua piovana che ha condiviso con la sua cagnetta. Un’esperienza che Timothy non dimenticherà mai e che, pur non essendo riuscito nel suo intento di raggiungere la Polinesia in barca, sarà comunque una bellissima storia da raccontare.

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