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602 giorni di guerra, la Cina sorride

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Gianluca Merla

Il conflitto in Ucraina continua e intanto c’è chi ci sta guadagnato. Dopo 602 giorni di guerra la Cina sorride

Mentre il mondo sembra essere distratto dall’improvviso conflitto scoppiato in Medio Oriente, un’altra guerra si sta combattendo alle porte dell’Europa.

La Cina sorride
La Cina sorride grazie alla guerra (Ansa) – L’intelettualedissidente.it

I missili e le bombe non stanno producendo migliaia di morti solamente in Israele e sulla Striscia di Gaza. In Ucraina, infatti, i morti continuano ad aumentare e il conflitto tra Kiev e Mosca non si è affatto fermato. Ma c’è chi ci sta guadagnando. Dopo 602 giorni di guerra, infatti, la Cina sorride e di ragioni per farlo ne ha parecchie.

Putin e Xi, l’amicizia di comodo

Solitamente si dice che alla fine della guerra non c’è mai un vero vincitore e che entrambi i contendenti, in realtà, hanno sempre delle perdite con cui fare i conti. La stessa logica può valere anche per la guerra che sta avvenendo in Ucraina ormai da due anni a questa parte. Entrambi i contendenti hanno subito perdite significative e, comunque vada a finire, nessuno potrà davvero cantare vittoria. Ma c’è chi sorride, ed è la Cina.

La Cina sorride
I due Paesi aumentano i loro affari commerciali (Ansa) – L’intellettualedissidente.it

Il presidente russo Putin e il suo omologo cinese, Xi Jinping, si sono incontrati durante la cerimonia di apertura del forum sulla Belt and Road Initiative (Bri), svoltasi a Pechino. Nel bilaterale durato circa un’ora e mezza Xi ha chiesto a Putin uno sforzo maggiore, in maniera congiunta, per poter “salvaguardare l’equità internazionale e la giustizia”. “Sia la Cina che la Russia – ha affermato Putin – condividono il desiderio di una cooperazione paritaria nel mondo”. Parole che sugellano un’alleanza rafforzata a seguito dell’inizio della guerra in Ucraina ma che, per ora, vede soprattutto la Cina sorridere. Per sopperire alla rottura delle alleanze con l’occidente, la Cina è infatti diventata il partner ideale per la Russia, la quale ha deciso di vendere (a prezzi piuttosto vantaggiosi) le materie prime di cui Mosca è molto ricca.

“I nostri due Paesi hanno rinnovato la fiducia reciproca e mantenuto un coordinamento strategico efficace – ha dichiarato il Presidente cinese – il nostro volume i scambi bilaterali ha raggiunto il livello record, sempre più vicino all’obiettivo di 200 miliardi di dollari“. La Cina ha tratto enormi benefici dall’impegno bellico della Russia, suo vicino storico con cui si contende il predominio dell’Asia (in realtà i due Paesi sono sempre stati più rivali che alleati). I volumi commerciali tra i due Paesi sono aumentati, come ha spiegato il presidente cinese, che può di certo essere felice anche della situazione in Israele, con un Occidente completamente assorbito sia dalla questione israeliana che ucraina.

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