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Pensione di invalidità, brutta notizia in arrivo: rischi di perdere tutto

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Samanta Airoldi

L’Inps ha comunicato una bruttissima notizia: molti perderanno la pensione di invalidità. Vediamo insieme cosa cambierà.

Pensione di invalidità a rischio per milioni di italiani: l’Inps ha cambiato le regole e ora in tanti potrebbero perdere la prestazione. In questo articolo vi spieghiamo tutto nei dettagli.

Pensione di invalidità a rischio
L’Inps cambia le regole sulle pensioni di invalidità-(Ansa foto)- Intellettuale.dissidente.it

 

La pensione di invalidità è una prestazione che spetta a coloro che hanno una disabilità pari almeno al 74%. Non è sufficiente che la disabilità venga certificata dai medici che hanno in cura il soggetto invalido. È necessario il giudizio di un’apposita commissione Asl in cui siano presenti anche medici dell’Inps. Se il giudizio sarà positivo e la percentuale di invalidità riconosciuta sarà pari o superiore al 74%, la persona avrà diritto alla pensione di invalidità.

Questa prestazione è soggetta a rivalutazione e, dunque, il suo importo cambia ogni anno. Per il 2023 è stato fissato a 313,91 euro mensili. L’Inps di recente ha comunicato che molti potrebbero perdere il beneficio. Il messaggio ha gettato nel panico molti invalidi.

Pensione di invalidità: ecco chi rischia di perderla

Come visto la pensione di invalidità è una prestazione economica che spetta a coloro che hanno un’invalidità certificata pari o superiore al 74%. A differenza dell’assegno di invalidità ordinario non è necessario avere contributi. Tuttavia per avere diritto alla pensione di invalidità bisogna rientrare in certe soglie di reddito.

Pensione di invalidità requisiti
Molti rischiano di perdere la pensione di invalidità/ Intellettuale.dissidente.it

 

Per avere diritto alla pensione di invalidità, il reddito massimo non deve superare i 5.391,88 euro l’anno. Tale soglia, però, si alza fino al limite di 17.920.00 euro l’anno nel caso di capacità lavorativa ridotta del 100%. Fino al 2022, ai fini del calcolo per stabilire se una persona disabile aveva diritto o no alla pensione di invalidità, venivano prese in considerazione tutte le tipologie di reddito al netto degli oneri e delle imposte applicabili. Erano escluse dal calcolo solo le seguenti prestazioni:

  • rendite INAIL;
  • pensioni di guerra;
  • assegno di accompagnamento;

Ma da quest’anno cambia tutto: l’Inps ha cambiato le regole e ha comunicato di recente che, da ora in avanti, i redditi verranno calcolati al lordo delle imposte. Va da sé che il reddito lordo è ben più alto di quello netto e, per questa ragione, molti potrebbero superare la soglia e perdere il diritto alla pensione di invalidità.

Infatti se una persona con invalidità al 90%, ad esempio, avesse un reddito lordo di 6000 euro l’anno ma netto pari a 4000, fino ad oggi poteva beneficiare della pensione di invalidità poiché rientrava nella soglia massima di 5.391,88 euro venendo calcolato il reddito netto. Da oggi in avanti, siccome verrà preso in considerazione il lordo, il soggetto in questione supererà la soglia e perderà il diritto alla prestazione. Si ipotizza, quindi, che con i nuovi criteri stabiliti dall’istituto previdenziale di Pasquale Tridico, saranno molti i disabili che perderanno la pensione.

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