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Vita su Marte? L’incredibile scoperta della Nasa sul Pianeta Rosso

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Fabio Meneghella

Da decine di anni il sogno più grande dell’umanità è trovare una forma di vita aliena. Ora la NASA ha compiuto un passo in avanti su Marte.

I primi popoli che incominciarono ad osservare Marte furono gli antichi egizi e i babilonesi, ma le prime osservazioni dettagliate, che mostravano i vari canali di cui il pianeta rosso è cosparso, arrivarono solo nell’800. Infatti, da quel periodo fino al 1964 tantissimi esseri umani credevano che su Marte ci fosse una rigogliosa vegetazione, dei canali pieni di acqua e, soprattutto, una forma di vita.

nuova scoperta della nasa su marte
Scoperta della NASA su Marte (foto ansa) – lintellettualedissidente.it

Nel 1964, invece, tutti questi sogni svanirono improvvisamente, perché la NASA riuscì a far arrivare nelle vicinanze di Marte la sonda Mariner 4, che per la prima volta mostrò un pianeta privo di vita e senza vegetazione.

La nuova scoperta della NASA

Secondo gli esperti su Marte sarebbe stata scoperta una potenziale forma di vita su un cratere. Per la precisione il rover Perseverance della NASA ha identificato una traccia di materia organica nel cratere Jezero, che fa supporre una probabile presenza di un sistema molto più complesso in passato. Ma quali sono le origini di questa materia organica? Si pensa che possa essersi formata grazie a interazioni tra acqua e roccia, oppure a causa di organismi viventi. Inoltre, ci potrebbero essere anche altre ipotesi, come ad esempio i depositi di polvere interplanetaria o dei meteoriti precipitati sulla superficie.

nuova scoperta della nasa su marte
Campione di roccia marziana (foto ansa) – lintellettualedissidente.it

In ogni modo la scoperta è molto importante, poiché potrebbe dimostrare che su Marte ci sia una fonte di carbonio, che è fondamentale per la creazione della vita. Fortunatamente, il rover Perseverance è dotato di tantissimi strumenti scientifici, uno dei quali è lo Sherloc. Quest’ultimo consente di mappare e di analizzare le molecole organiche e i vari minerali su Marte. In più, bisogna ricordarsi che il rover non è atterrato su un luogo qualsiasi del pianeta, ma nelle vicinanze del delta di un passato fiume marziano, quindi se in passato c’è stata vita il punto perfetto per cercarla è proprio dove un tempo sfociava l’acqua.

Per questo motivo gli scienziati stanno utilizzando tutti gli strumenti in dotazione al rover per cercare tracce che dimostrino una passata o una presente forma di vita. Inoltre, il rover sta raccogliendo tantissimi campioni di roccia marziana per farli analizzare sulla Terra. I vari campioni saranno raccolti su Marte dalla prossima missione della NASA e dell’ESA, chiamata Mars Sample Return, la quale avrà l’obiettivo di prelevare i tubi pieni di roccia marziana e di portarli nell’orbita di Marte attraverso un piccolo razzo. Dopodiché, una sonda acchiapperà i campioni nello Spazio e li spedirà verso la Terra entro il 2033.

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