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Perché il delizioso cappuccino si chiama così? Tutta la verità su questa bevanda che “forse” non è italiana

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Grazia Luprano

Cosa c’è di meglio al mattino di un delizioso cappuccino caldo e schiumoso? Ma ti sei mai chiesto perché si chiama così e qual è la sua storia? Scopriamolo insieme.

Caldo, schiumoso e dal gusto avvolgente. Perfetto al mattino, ma gradito a qualsiasi ora del giorno. Il cappuccino è una delle bevande più amate dagli italiani. Lo possiamo bere al bar, accompagnato dal classico cornetto, oppure prepararlo in casa. Ma attenzione, il cappuccino non è solo latte, caffè e schiuma. Per prepararlo a regola d’arte è necessario seguire delle regole ben precise. Ma ti sei mai chiesto perché il delizioso cappuccino si chiama così?

Il cappuccino perfetto

Un ottimo cappuccino deve essere preparato con il latte fresco, intero e freddo di frigo. Alla base di un buon cappuccino c’è sempre un buon espresso. Preparato con la caffettiera o con la cialda, non importa. Quello che conta e che sia di ottima qualità. Una volta scaldato il latte, devi creare la soffice schiuma. Questo è un passaggio fondamentale. Al bar si utilizza la lancia a vapore, ma a casa andrà benissimo anche un mixer ad immersione. Una volta montato il latte, lascialo riposare. Nel frattempo, prepara il caffè e versalo nella tazza. Ultimo passaggio: aggiungi delicatamente il latte montato. La tazza è di fondamentale importanza. Deve essere un po’ più grande di quella del caffè e rigorosamente di porcellana. Questo materiale trattiene il calore.

Perché il delizioso cappuccino si chiama così?

Ma ti sei mai chiesto da dove proviene il nome cappuccino? Ecco alcune storie da conoscere. Le prime versioni del caffelatte, probabilmente, si devono ricercare nella città di Vienna. Come è facilmente intuibile, pare che il nome della bevanda derivi dai frati minori dei cappuccini e dal colore del saio da loro indossato. La storia dice che, il primo “cappuccino” risale al 1683, quando frate Marco d’Aviano, venne mandato a Vienna da Papa Innocenzo XI. Il monaco bevendo un caffè, lo avrebbe trovato troppo amaro e avrebbe chiesto del latte per addolcirlo. Il cameriere notando il colore della bevanda ottenuta e paragonandolo a quella del saio del frate, avrebbe esclamato la parola “Kapuziner”.

Ma dove è nato il cappuccino?

Se hai notato, fino ad ora abbiamo parlato di una bevanda a base di caffè e latte semplice. E sì, perché, il cappuccino come lo intendiamo oggi, cioè con la presenza della famosa schiuma, ha preso forma nel XX secolo, nella nostra bellissima Italia e non a Vianna. Dobbiamo, quindi, ringraziare l’avvento della macchina per l’espresso e del beccuccio per il vapore che monta il latte.

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