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Coltivare nello spazio? Altro che film, è possibile con questa pianta

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Michelangelo Loriga

Siamo abituati a vedere dei film dove coltivare nello spazio sembrava possibile, ma ora è pura realtà. La scoperta è pronta a sconvolgere il futuro della scienza

In tanti ricordano il film “The martian” con protagonista Matt Damon, il quale era un astronauta rimasto su Marte e obbligato a coltivare delle patate per poter sopravvivere. Per effettuare ciò ha messo in pratica diverse tecniche adatte a quel tipo di produzione e le quali sono state realmente ideate in vari progetti, tra cui anche uno italiano.

Pianta adatta alla coltivazione nello spazio
Scoperta la pianta adatta allo spazio – Lintellettualedissidente.it

Ora, però, la notizia è ancor più sconvolgente, dato che per poter effettuare tale operazione è stata scoperta una pianta ancor più adatta. I ricercatori hanno dato vita ad uno scenario futuristico ancor più reale e pronto a sconvolgere la visione dei tempi che verranno in maniera netta. A dar vita a tale iniziativa sono stati gli scienziati del QUT, i quali sono riusciti a scoprire il gene che darà vita alla produzione di tipo alimentare nello spazio.

Si tratta della pianta di Nicotina benthamiana e sembra esser sopravvissuta allo stato selvatico per 75 mila anni circa. La ricerca, quindi, è stata indirizzata da parte del capo team, la dottoressa Julia Bally, verso la necessità di scoprire come sia stata in grado di resistere così a lungo in stato selvatico.

Il futuro della biotecnologia vegetale

Lo studio in questione, come tutta la materia da cui prende vita, si erge sulla possibilità di un miglioramento genetico delle piante volto ad un interesse di tipo agrario. Dagli approfondimenti effettuati sulla Nicotina benthamiana sono fuoriusciti dei risultati a dir poco stupefacenti e che saranno in grado di dare una svolta a tutto il mondo della biotecnologia vegetale.

Nicotina coltivabile sullo spazio
Nicotina benthamiana adatta allo spazio (Instagram – varokier) – Lintellettualedissidente.it

In particolare, è venuto alla luce un fatto alquanto curioso che ha concentrato l’interesse di molti studiosi della materia. In effetti, sembra che “questa pianta sia stata in grado di perdere il suo sistema immunitario per poter concentrare le energie sulla capacità di germinare”, ha affermato la dottoressa Bally.

In pratica, “la pianta sembra aver compreso in che modo si può combattere la siccità per poter sopravvivere nelle generazioni seguenti”, ha proseguito nell’intervista rintracciabile sul sito scienmag.com.

Il professor Waterhouse, altro membro del gruppo di ricerca del QUT, ha affermato che i suoi colleghi scienziati possono utilizzare questo tipo di scoperta per poter dare vita a indagini su ogni tipo di ambiente sterile o in cui le piante sono protette da malattie, e lo spazio non può che essere una di queste opzioni intriganti.

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