Giro di vite da parte del governo: nel 2024 arrivano delle restrizioni per far allontanare i bambini dai social network.
Per la scuola sono un problema, a tal punto che già dalle medie i cellulari possono entrare nell’edificio (a differenza delle elementari) ma devono restare spenti (nella stragrande maggioranza degli istituti) dall’inizio delle lezioni fino alla fine. Niente smartphone durante la merenda.
![Il governo vuole far allontanare i bambini dai social network](https://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/uploads/2023/12/bambini-trello-lintellettualedissidente.it-20231225.jpg)
Il motivo non è tanto dato dalle chiamate, ma dai social, compreso WhatsApp, il servizio di messaggistica istantanea numero uno al mondo, utilizzatissimo dagli alunni per i più disparati motivi, anche se TikTok (in primis) e Instagram la fanno da padrone.
Se per la scuola rappresentano una criticità, mentre per i genitori i social sono ormai un incubo. La gestione è sempre più difficile, così come la preoccupazione di finire impelagati in qualche guaio serio. Ed è qui che entra in campo il governo.
Social network, ulteriori limitazioni per l’utilizzo e la monetizzazione dei dati dei bambini
Per il 2024 sono in cantiere tutta una serie di normative volte a limitare ulteriormente l’utilizzo e la monetizzazione dei dati dei bambini da parte di siti web e servizi online, soprattutto complice lo sbarco delle funzionalità AI, in arrivo su tutti i cellulari. Google ha già iniziato con i suoi Pixel 8 e 8 Pro. A gennaio toccherà a Samsung con i Galaxy S24. A cascata tutti i marchi telefonici le avranno, iPhone (a settembre 2024) compreso.
![2024, nuove leggi per i social network](https://www.lintellettualedissidente.it/wp-content/uploads/2023/12/bambini-ipad-lintellettualedissidente.it-20231225.jpg)
Inevitabile il giro di vite. Negli Stati Uniti verrà modificata la norma COPPA, con una stretta per quei portali e servizi online che raccolgono dati personali di bambini sotto i 13 anni: saranno costretti a fornire prima un avviso, poi il consenso verificabile dai genitori. Come ha anticipato il Forbes, le nuove norme arriverebbero a vietare alle suddette piattaforme online l’uso di informazioni personali come il numero di telefono: niente più notifiche push. Poche le eccezioni.
Una tra queste, naturalmente la scuola, ma anche i fornitori di tecnologia educativa per raccogliere, utilizzare e divulgare info personali appartenenti agli studenti per scopi didattici, escludendo gli scopi commerciali presenti al momento.
Per tutti gli altri, i dati potranno essere conservati lo stretto necessario della raccolta, ma non potranno essere conservati per altri scopi o a tempo indeterminato. La FTC ha inoltre proposto di ampliare la definizione di “informazioni personali” per includere identificatori biometrici come il riconoscimento facciale e vocale. Quel giro di vite partirà dagli Stati Uniti e ben presto è ipotizzabile che venga allargato all’Europa e il resto del mondo.