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Che cos’è e come funziona la lente periscopica dei nuovi smartphone in commercio

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Claudia Manildo

Cosa cambia nelle fotocamere dei nuovi smartphone con la lente periscopica? E cosa hanno in più rispetto alle tecnologie precedenti?

Da quando i primi telefoni cellulari hanno cominciato a presentare una fotocamera incorporata, il mondo della telefonia mobile ha dato iniziato ad una corsa verso l’upgrade della componente fotografica, rendendola la prima ‘giustificazione’ di prezzi sempre più esorbitanti. Telefoni cellulari che avevano come funzione primaria non più la capacità di inoltro di chiamata, bensì quella di scattare fotografie sempre più nitide su schermi con risoluzioni sempre maggiori.

Fotocamera smartphone periscopica, le caratteristiche
Smartphone, cosa cambia con le lenti periscopiche? – lintellettualedissidente.it

Ad oggi funziona ancora così: quando si sceglie lo smartphone, uno dei primi dettagli che viene osservato è sicuramente la fotocamera: quanti megapixel ha? Come si comporta al buio? Qual è il massimo zoom disponibile?La fotocamera, infatti, è diventata più che un accessorio. Ormai è uno strumento imprescindibile dallo smartphone considerando la nostra vita contemporanea basata sull’immagine: dalla fotografia, alla condivisione sui social, fino poi al lavoro, l’immagine è il cardine attorno al quale ruota il nostro quotidiano.

Fotocamera smartphone periscopica, la novità delle ultime uscite potrebbe essere la strada per il futuro delle fotocamere

La maggior parte degli smartphone è dotato di una fotocamera che ha un ampio campo visivo perché, in generale, le persone vogliono catturare il più possibile nelle loro foto, tuttavia il problema è una limitazione fisica della profondità del telefono. Si pensi alle macchine fotografiche professionali ed ai loro obiettivi: questo è il motivo per cui uno smartphone fa fatica ad avere le stesse caratteristiche.

Fotocamera smartphone periscopica, le caratteristiche
Fotocamera smartphone periscopica: quali sono le caratteristiche – lintellettualedissidente.it

Alcuni produttori di telefoni hanno cercato di superare lunghezze focali limitate integrando un obiettivo zoom ottico direttamente nei telefoni. La luce però non viaggia necessariamente in linea retta; il suo percorso può essere piegato, deformato o deviato a seconda degli oggetti che incontra. Gli smartphone moderni ne approfittano, prendendo spunto proprio dal design del periscopio.

Mentre i precedenti obiettivi zoom si estendevano dal corpo del telefono, l’obiettivo zoom di una fotocamera periscopio si estende per la lunghezza o la larghezza dell’interno del telefono e utilizza un prisma per piegare la luce. Il primo ad essere riuscito nell’intento è Huawei, con il P30 Pro, fotocamere ad oggi presenti su Galaxy S23, per esempio o su iPhone 15 max.  Si tratta di lenti con limitazioni per via del fatto che hanno bisogno di spazio all’interno dello smartphone e questo fa sì che la struttura non possa assottigliarsi.

Di conseguenza, il dispositivo diventa più ingombrante del dovuto. È comunque l’approccio che Apple ha adottato con l’iPhone 15 Pro Max, un “tetraprismo”, che essenzialmente piega la luce quattro volte tra l’apertura e il sensore di immagine. In questo senso è possibile fare pronostici ben precisi sui prossimi anni a venire: le aziende punteranno su telecamere periscopiche, investendo sempre di più sullo sviluppo di queste tecnologie.

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