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Sintomi di demenza possono comparire anche molti anni prima: ecco a cosa fare attenzione

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Danila Franzone

La demenza è una condizione che può iniziare a mostrare i primi segnali molti anni prima della comparsa effettiva. Scopri quali sono quelli da non sottovalutare mai.

La demenza senile è un problema sempre più diffuso e che può avere diverse origini scatenanti. Si va infatti dal così detto invecchiamento della mente al risultato di stili di vita errati. In genere si parla di tale disturbo quando i sintomi sono già ormai più che riconoscibili e in tal caso le cose da fare sono limitate.

Come riconoscere la demenza
Come riconoscere i primi sintomi della demenza (lintellettualedissidente.it)

Esiste però la possibilità di riconoscere la malattia fin dai suoi primi segnali che, anche se non tutti lo sanno, possono presentarsi con diversi anni di anticipo. In tal senso si rivela importantissimo non sottovalutare mai certi campanelli d’allarme e cercare di prestarvi attenzione al fine di capire subito se è o meno il caso di rivolgersi al medico.

Quali sono i segnali a cui prestare attenzione quando si parla di demenza

Quello della demenza è un problema ormai sotto studio da diversi anni. Proprio di recente, però, gli specialisti del NeuroSmart Center di Zucchi Welness Clinic hanno stilato una sorta di elenco che può aiutare a riconoscerla per tempo nei propri familiari. Farlo su se stessi, per quanto non impossibile, può risultare infatti più complicato. Andando ai segnali a cui è molto importante prestare attenzione, ci sono:

Quali sono i sintomi della demenza
Demenza: i campanelli d’allarme a cui prestare attenzione (lintellettualedissidente.it)
  • Perdita di memoria temporanea;
  • Cambiamenti d’umore improvvisi;
  • Difficoltà a seguire una conversazione;
  • Scarsa concentrazione;
  • Difficoltà a trovare le parole;
  • Rallentamento nello svolgimento dei compiti quotidiani;
  • Senso di confusione sul tempo e luogo.

Dinanzi a questi sintomi può rivelarsi molto importante chiedere subito un parere al medico curante, in modo da valutare la possibilità di una visita di controllo. Situazione che si fa più pressante per chi ha già dei casi tra i propri parenti o ha familiarità con l’Alzheimer. Per chi ha dubbi su di sé può essere utile fare delle prove già a casa, come ripetere i giorni o i mesi dell’anno al contrario, fare lo spelling di parole al contrario, riassumere quanto appena letto o visto o ricordare gli eventi della settimana appena trascorsa.

Ovviamente, avere alcuni di questi sintomi o sbagliare uno dei test non indica necessariamente un inizio di demenza. In alcuni casi, gli stessi possono presentarsi quando si vive un periodo di forte stress o quando si soffre di ansia e depressione. Ad ogni modo, capire perché il cervello fa fatica può essere utile per dargli l’aiuto che serve e mantenerlo giovane e attivo il più a lungo possibile.

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