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Sigarette elettroniche, scatta un nuovo allarme: lo studio rivela dei dati preoccupanti

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Romana Cordova

Allarme sulle sigarette elettroniche: c’è un pericolo concreto e i dati di uno studio lo confermano in modo preoccupante.

Sempre più diffuse, in realtà le sigarette elettroniche non sono di certo più salutari di quelle tradizionali. Sebbene in molti lo pensino e la considerano un’opzione migliore, le insidie che si celano dietro questi dispositivi sono diverse. Un recente studio mette in allarme presentando dati che appaiono sconcertanti.

Arriva un nuovo allarme riguardante le sigarette elettroniche
Un recente studio mette in allarme sulle sigarette elettroniche – lintellettualedissidente.it

Bisogna innanzitutto considerare che il consumo di sigarette elettroniche è in costante aumento. Se ne prevede una crescita del 18% entro il 2025 secondo quanto stima Research and Markets in un suo report. In Italia, a fumare questo tipo di sigarette è solo il 2,4 % della popolazione, e potrebbe sembrare poco, ma corrisponde ad 1 milione e 200 persone.

La diffusione è in aumento soprattutto nelle fasce di giovani e giovanissimi, addirittura pre-adolescenti. Questo avviene perché i social media, con i loro influencer, propongono il consumo allettando con la prospettiva di una scelta ampia con un numero considerevole di gusti. La pubblicità è realizzata in modo molto efficiente e il successo è conseguente.

I pericoli nascosti dietro le sigarette elettroniche: i dati dello studio scientifico

I ricercatori dell’University College London insieme a quelli dell’Università di Oxford, entrambi coadiuvati dal The Farady Institution, hanno effettuato uno studio che rivela dati allarmanti. Ci sarebbe un forte e dannoso impatto delle sigarette elettroniche sull’ambiente. Il motivo riguarda principalmente il potenziale nocivo che si trova nelle batterie.

I pericoli delle sigarette elettroniche
Il pericolo di inquinamento causato dalle sigarette elettroniche – lintellettualedissidente.it

Si tratta in particolare si quelle al litio delle e-cig monouso. Contribuirebbero fortemente all’inquinamento ambientale poiché le batterie delle sigarette elettroniche monouso, nonostante siano teoricamente durevoli in quanto possono mantenere il 90% di carica per 700 cicli, vengono di fatto gettate via. Nelle discariche della Gran Bretagna sono stati riscontrati 10.000 kg di litio di provenienza da queste. I corsi d’acqua sono stati così contaminati con nichel, cobalto e solventi.

Il corretto smaltimento delle sigarette elettroniche rappresenta perciò un elemento molto importante e un obiettivo da perseguire in modo prioritario. Quanto alle idee per effettuarlo adeguatamente, con questo materiale che altrimenti costituirebbe un grave danno ambientale, si pensa a delle possibilità che possono rivelarsi efficaci. Il consorzio italiano Erion Weee, che si occupa della gestione e dello smaltimento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, ha pensato alla creazione di un’isola ecologica in cui portare le sigarette elettroniche monouso.

Un’altra opzione potrebbe essere quella di dare l’opportunità ai clienti di portare presso ogni rivenditore i dispositivi da buttare per essere cambiati con un acquisto equivalente. Sono ipotesi che non hanno ancora visto condizioni concrete di attuabilità, ma restano strategia per cercare di contrastare quello che rischia di diventare un problema di dimensioni sempre più grandi.

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