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Pensione a 61,7 o 63,5 anni: ecco il lavoro che serve per andare prima a riposo

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Giacomo Mazzarella

Svolgere un lavoro gravoso oppure svolgere un lavoro usurante. Sono queste le cose che interessano il pensionamento anticipato di moltissimi lavoratori. Due diverse definizioni che hanno un minimo comune denominatore che è quello del lavoro troppo logorante da sconsigliare la permanenza in tarda età.

E lo Stato per questo prevede alcune misure di pensione anticipata per l’una o per l’altra categoria. Ma è vietato fare confusione tra le due cose, perché cambiano i requisiti di accesso alla pensione anticipata. In pensione a 61,7 o 63,5 anni in base alla misura scelta, ma anche alla tipologia di lavoro svolta.

Pensione a 61,7 o 63,5 anni, ecco il lavoro che serve per andare prima a riposo

Lavoro usurante e lavoro gravoso non sono la stessa cosa perché cambiano le attività lavorative da svolgere per rientrare nell’una o nell’altra misura. E cambiano anche i requisiti per la pensione. partiamo dal lavoro usurante, che permette di andare in pensione a 61,7 anni di età con 35 anni di contributi. Occorre che il lavoro usurante sia stato svolto per la metà della vita lavorativa o quanto meno per 7 degli ultimi 10 anni di carriera. Le attività di lavoro usurante previste sono:

  • lavoro in galleria, nelle cave o in miniera:
  • attività lavorativa con costante esposizione ad alte temperature (per esempio gli addetti agli altiforni);
  • lavoro in cassoni ad aria compressa;
  • asportazione dell’amianto;
  • lavori del vetro cavo;
  • palombari;
  • attività lavorativa in spazi angusti e ristretti;
  • lavoro notturno per almeno 6 ore tra le 24:00 e le 05:00, per un minimo 64 giorni all’anno;
  • lavoro notturno per almeno 3 ore di lavoro tra le 24:00 e le 05:00 e per tutto l’anno di lavoro;
  • attività di addetto alla linea di catena in processi produttivi di serie;
  • conducenti di veicoli per il trasporto pubblico con capienza complessiva minima di 9 posti.

Per andare in pensione, oltre a svolgere una delle prima citate categorie, serve aver raggiunto la quota 97,6 data dalla somma delle due età (anagrafica e contributiva) con utili anche le frazioni di anno.

L’APE sociale e il lavoro gravoso, cosa significa? E per la Quota 41?

I lavori gravosi invece sono quelli che consentono la pensione con l’APE sociale a 63,5 anni di età e con 36 anni di contributi. Oppure la pensione senza limiti anagrafici una volta raggiunti i 41 anni di contributi (Cd Quota 41 precoci). Le attività che rientrano in queste categorie sono:

  • conciatori di pelli e pellicce;
  • lavoratori dei servizi di pulizia senza qualifica;
  • facchini;
  • camionisti o autisti di mezzi pesanti in genere;
  • macchinisti e personale ferroviario viaggiante;
  • gruisti;
  • infermieri ed ostetriche delle sale operatorie e delle sale parto;
  • maestri, maestre ed educatori di asilo nido e scuola dell’infanzia;
  • operai edili;
  • operatori ecologici addetti alla separazione o alla raccolta dei rifiuti;
  • addetti alla cura di persone non autosufficienti;
  • lavoratori agricoli;
  • lavoratori marittimi;
  • pescatori;
  • operai siderurgici.
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