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Elezioni regionali, dominano il centrodestra e l’astensionismo

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Claudio Agave

Il centrodestra e l’astensionismo dominano le Elezioni regionali del 12 e del 13 febbraio. Si votava infatti in questi giorni per eleggere il Presidente della Regione sia per quanto concerne la Lombardia che per ciò che riguardava il Lazio. A vincere i due candidati del centrodestra. Un ottimo dato per il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni – leader di Fratelli d’Italia – che ha parlato di un’elezione che porta avanti il lavoro del Governo.

Elezioni regionali, i dati definitivi

Come detto, vittoria del centrodestra che conferma in Lombardia il presidente uscente Attilio Fontana, leghista sostenuto da tutta la coalizione. Fontana è stato eletto e confermato cil 54,67% dei voti, che equivalgono a quasi 2 milioni di preferenze. Battuti quindi gli altri sfidanti, ovvero quello del centrosinistra e del M5S Piefrancesco Majorino, assestatosi al 33,93%, così come anche Letizia Moratti del terzo polo (9,87%) e Mara Ghidorzi di Unione Popolare, la quale ha ricevuto soltanto l’1,53% dei voti. Tra le liste Fratelli d’Italia termina al primo posto con il 25,18%.

Vittoria ancora più importante, se possibile, in Lazio per il centrodestra. In Lazio infatti, dopo due mandati di Zingaretti del PD, stavolta non solo Fratelli d’Italia diventa primo partito con un dato oltre il 34% ma a vincere è Francesco Rocca, esponente sostenuto proprio dal centrodestra. Il PD tiene, mentre il Movimento 5 Stelle subisce un forte tracollo. Entrambe le vittorie sono di fatto dei messaggi chiari e importanti per il Governo, con la prima vera prova delle urne superata per quanto riguarda la Meloni.

Il dato dell’astensionismo

C’è però un dato molto importante che deve far riflettere. E che, sotto alcuni punti di vista, va anche a contestualizzare meglio il risultato delle urne. Clamoroso infatti l’astensionismo che ha coinvolto milioni di persone. A votare, infatti, è stato soltanto il 40% degli elettori aventi diretto. In particolare in Lombardia hanno votato il 41,67% delle persone, mentre il dato del Lazio è anche drammaticamente più basso, con soltanto il 37% delle persone che si sono presentate ai seggi. La punta massima (o minima) di questa situazione è stata la Capitale: a Roma infatti hanno votato solo il 33,1% delle persone.

Un dato davvero sconfortante e allarmante che testimonia, in maniera inevitabile, non solo una forte disaffezione già manifestata in precedenza ma anche la necessità di meglio comprendere alcuni meccanismi di fiducia da parte del cittadino.

Le dichiarazioni del centrodestra

Ovviamente, al di là del dato sull’astensionismo, il centrodestra gioisce per una vittoria comunque evidente. La Meloni, come già citato, ha parlato chiaramente di Regionali che rafforzano l’azione del Governo. Mentre Matteo Salvini ha fatto notare come il gioco di squadra con i suoi alleati stia funzionando bene.

Il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha spiegato di essere contento del fatto che i lombardi abbiano capito il lavoro svolto in passato, parlando anche del fatto che sia necessario mostrarsi più vicini ai cittadini e smettere di delegittimare la politica. Anche il nuovo presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha detto la sua, sottolineando in primis l’enorme senso di responsabilità che questa elezione comporta e concludendo con una promessa: “Ci impegneremo per far tornare fiducia e partecipazione”. I complimenti ai due presidenti sono arrivati ovviamente da parte di Giorgia Meloni, sia tramite social che via chiamata.

Un risultato quindi soddisfacente per il centrodestra, macchiato però in parte da un astensionismo che di fatto va considerato come parte integrante dell’equazione.

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