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Ecco quanto hanno guadagnato e perso a Milano i migliori e i peggiori 7 titoli di Borsa nel primo mese del 2024

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Stefano Vozza

Si registrano già performance stellari, più in positivo che in negativo, per alcune blue chip quotate sul principale listino nazionale. Chi pensava che gennaio sarebbe stato un mese sornione e apatico, ha dovuto ricredersi. Certo, non tutti i comparti si sono mossi nella stessa direzione, così come ogni titolo ha vissuto una storia a sé. Per la precisione, ecco quanto hanno guadagnato e perso a Milano i migliori e i peggiori 7 titoli di Borsa nel primo mese del 2024.

Precisiamo che faremo riferimento esclusivamente al Ftse Mib, ossia al paniere italiano dei primi 40 titoli per capitalizzazione di Borsa.

Le azioni di Borsa che a gennaio hanno perso di più

Partiamo da chi a gennaio ha, in un certo senso, steccato la partenza del nuovo anno. In verità si tratta di un drappello non molto nutrito, ma in alcuni casi il segno meno ha davvero lasciato il segno sfiorando perdite intorno al 10%. Nel dettaglio si tratta dei seguenti titoli:

  • STMicroelectronics: –9,52%. Il 29 dicembre 2023 il titolo ha chiuso a 45,21 €, mentre l’altro ieri ha concluso la candela di gennaio al prezzo di 40.905 €;
  • Saipem: –9,25%;
  • Diasorin: –8,26%;
  • Campari: –7,88%;
  • Tenaris: –6,54%;
  • Enel: –5,78%;
  • Erg: –5,75%.

Nel complesso il primo mese dell’anno ha visto i settori del real estate e delle utility più in sofferenza rispetto agli altri comparti economici.

Ecco quanto hanno guadagnato e perso a Milano i migliori e i peggiori 7 titoli di Borsa nel primo mese del 2024

Di converso diversi titoli del comparto bancario, uniti al settore viaggi e tecnologici, hanno registrato performance davvero di tutto rispetto. Anzi, non mancano shares che hanno segnato il rialzo a doppia cifra. Per la precisione, ecco i titoli che hanno portato a casa i guadagni più robusti nel mese appena archiviato:

  • Iveco: 21,68%, il “migliore” della classe con un rialzo davvero roboante nel giro di poco più di una ventina di sedute di Borsa. Il titolo della società specializzata nella produzione di veicoli commerciali è passato dal prezzo di chiusura di 8,146 € del 29/12/’23 a quello di 9,912 € di un paio di giorni fa;
  • Unipol Gruppo: +11,58%;
  • Banca Mediolanum: +11,25%;
  • BPER Banca: +10,87%;
  • Unicredit: +10,56%;
  • Hera: +10,03%;
  • Mediobanca: +9,77%.

Ma altrettanto bene hanno fatto Azimut (+9,56%), Leonardo (+8,50%), Generali (+8,30%), Intesa Sanpaolo (+8,30%), Banca MPS (+7,42%) e Ferrari +6,06%).

Tuttavia, è doveroso ribadire che per le performance di Borsa non andrebbero quasi mai misurate in termini di un solo mese. Più in generale, per il piccolo investitore l’approccio di Borsa vincente prevede diversificazione al massimo e ottica di medio-lungo termine. L’esposizione diretta a un solo prodotto espone tantissimo, nel bene e nel male, il capitale impiegato per sottoscriverlo. Si tratta quindi di un’operatività quasi esclusiva di professionisti ed investitori con elevatissima dimestichezza e propensione al rischio.

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