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È la più grande causa di infelicità: gli psicologi mettono in guardia

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Valentina Trogu

Curiosi di scoprire qual è secondo gli psicologi la più grande causa di infelicità? Saperlo vi aiuterà ad affrontare la vita in modo più sereno.

Per combattere l’infelicità occorre controllare l’overthinking, il continuo susseguirsi di pensieri che offuscano la mente.

Qual è la causa dell'infelicità
Qual è la causa dell’infelicità – Lintellettualedissidente.it

Pensare e ripensare a parole, eventi, aspettative può essere un atteggiamento autolesionistico a cui porre rimedio. Secondo gli psicologi il pensare troppo è causa di infelicità. Rimbalzare continuamente da un pensiero all’altro provoca confusione, stress e ansia. La nostra mente fatica a stare dietro ad un’impazzita ruminazione e in poco tempo si arriva al raggiungimento del limite con danni evidenti sia sul fronte psichico che fisico.

L’overthinking è tipico dell’era moderna, di una società che richiede un impegno e un’attenzione mentale continua. Il tempo sembra trascorrere in fretta tra mille responsabilità e cose da fare in ambito lavorativo, personale e familiare. Stare dietro a tutto richiede capacità multitasking e reperibilità continua e comporta l’impossibilità di fermarsi, respirare e riconnettersi con il proprio mondo interiore. I pensieri sono sempre lì a imporre di agire, di rielaborare, di risolvere dilemmi ma quando si aggrovigliano in una matassa di ragionamenti portano ad una sofferenza mentale difficile da gestire.

Come evitare di pensare troppo e smettere di essere infelici

Se ci si trova in uno stato di confusione mentale riuscire a essere felici sarà impossibile. I pensieri, infatti, si soffermano maggiormente su tutto ciò che c’è di negativo nella propria vita impedendo di vedere quei piccoli barlumi di speranza a cui aggrapparsi per uscire fuori dal turbinio di emozioni pessimistiche.

Overthinking, come smettere di pensare troppo
Le tecniche per ridurre i pensieri (Lintellettualedissidente.it)

Pensare e pensare continuamente può provocare depressione, ansia, insonnia. Il pensiero confuso e continuo non aiuterà a risolvere i problemi dato che toglie la lucidità del ragionamento ma annienta anche quell’istinto di sopravvivenza tipico dell’uomo. Come si fa, allora, a smettere di pensare ossessivamente? Come uscire dalla stretta dell’ansia che toglie il respiro, offusca la mente e crea un senso di oppressione al petto?

Quando sentite che i pensieri sono troppi provate a cacciarli con un’attività che richiede concentrazione e la focalizzazione dell’attenzione. Descrivete, ad esempio, la stanza in cui vi trovate in modo oggettivo, senza opinioni o inutili fronzoli. Arrivate al dunque, alle informazioni base per recuperare la connessione con la realtà.

Un secondo escamotage contro l’overthinking e dunque contro l’infelicità è usare la tecnica del mantra. Il famoso “Ohm” ripetuto durante la meditazione o la ripetizione di “Io sono io” o di qualsiasi parola vi ispiri. Pochi minuti e la mente sarà più leggera.

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