Oltre il prestigio, la Coppa Italia è un obiettivo per tutti anche dal punto di vista economico: il montepremi di quest’anno è da sogno.
Non sarà prestigiosa come la FA Cup, ma quella nessuno la batte: è il trofeo più antico al mondo e gli inglesi hanno saputo ottimizzarla al massimo facendo competere tutti, ma proprio tutti i club d’Oltremanica.
Non sarà il primo obiettivo di un club, e anzi è stata anche un po’ snobbata. Ma si tratta di una competizione per far ruotare tutti i propri effettivi, per dare spazio alle seconde linee, quasi un trofeo che crea intralcio per chi ha le coppe europee, Champions League.
Almeno finora la Coppa Italia è stata così. Finora, però. Al di là del godimento massimo che si prova nell’alzare un trofeo, che per qualcuno potrebbe anche voler dire salvare un’intera stagione, la corsa alla coccarda tricolore 2023-24 ha un altro perché, che va oltre il merito sportivo: è il suo montepremi da sogno, che in quest’era post pandemica alquanto complessa per il calcio diventa un toccasana per qualsiasi club.
Coppa Italia, a quanto ammonta il montepremi
A dicembre sono scattati gli ottavi di finale, che hanno visto le prime due squadre passare il turno: la Lazio di Sarri piega 1-0 il Genoa grazie a super Guendouzi e potrebbe incrociare la Roma ai quarti se i giallorossi batteranno la Cremonese, e la Fiorentina che va sotto 0-2 in casa con il Parma, ricalibrando tutto entro i canonici novanta minuti regolamentari, prima di imporsi ai rigori.
I viola ora aspettano una pari categoria: potrebbe essere un remake della scorsa finale contro l’Inter, oppure il derby dell’Appennino contro la rivelazione Bologna, che in campionato ha saputo rimontare due gol ai nerazzurri, uscendo indenne dal Meazza. Al di là dell’aspetto sportivo, però, Lazio e Fiorentina hanno intascato 400.000 euro per i successi contro Genoa e Parma, così come tutte le altre squadre che si qualificheranno.
Ai quarti, in caso di vittoria, quei 400mila euro diventeranno più del doppio, per la precisione 850.000 euro. Per non parlare di chi si aggiudica una semifinale (dove si passa dalla sfida secca alle partite andata e ritorno): oltre che giocarsi un trofeo all’Olimpico di Roma il prossimo 15 maggio (alle 21, in diretta sempre sui canali Mediaset, che si sono assicurati i diritti sia della Supercoppa, sia della prossima Coppa Italia), intascheranno 1,7 milioni di euro.
Dulcis in fundo, la finalissima: chi perde all’Olimpico può consolarsi con due milioni di euro, mentre chi alza la Coppa Italia sarà premiato con 4,6 milioni, per un totale complessivo di 7,6 milioni di euro. 2,6 milioni in più della finalista, ovviamente al netto dell’incasso del botteghino. Sicuri di continuare a giocare con le seconde linee, e non provare a vincerla sul serio?