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E se fosse proprio chi ti sta vicino a limitare le tue reali potenzialità? È possibile, inconsapevolmente

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Fabiana Donato

Limitare le tue reali potenzialità è un crimine contro il tuo spirito, anche una persona combattiva potrebbe non rendersi conto di questo.

Sei una persona agguerrita che sa quel che vuole e fa di tutto per conquistare i suoi sogni? Ebbene, non è detto che tu riesca a dare il massimo, perché a volte c’è qualcuno che standoti molto vicino, anche inconsapevolmente, cerca di limitare le tue reali potenzialità.

Cosa può limitare le reali potenzialità
Analisi psicologica del proprio sé, come conoscersi meglio- Lintellettualedissidente.it

 

Far questo nei confronti di una persona più debole non è difficile, ma nei panni di chi vorrebbe mangiarsi il mondo, è davvero un rimpianto che risulta difficile da sopportare. Ecco perché accade e quali sono le ragioni che contraddistinguono questo modo di essere.

La vita è complicata, le relazioni son complesse, ergo l’esistenza di ciascuno è un mare infinito di simboli da decifrare, proprio perché è fatta di relazioni. Diciamo che il pensiero che qualcuno di “nemico” possa limitare le potenzialità reali di un individuo, ce lo si aspetta. Poiché entrano in gioco sentimenti difficili da comprendere, ma non così semplici da trattenere.

Invidie, malumori, frustrazione e paranoie, insomma c’è molto da scoprire dietro un semplice gesto. E oggi cerchiamo di analizzare come questo sia possibile nei confronti di chiunque, anche di chi è in realtà una persona forte, e da parte delle persone che non ci si aspetta.

Limitare le reali potenzialità, ecco come avviene!

Se ti dicessi che per non limitare le tue reali potenzialità tutto parte proprio da quanto credi in te stesso, risulterebbe scontato? Questo suggerimento è solo una parte di ciò che ti contraddistingue. Siamo riflessi l’uno nello sguardo dell’altro. Parleremo di un momento cruciale, nel quale tutto è iniziato, e dove si possono trovare molte più risposte di quelle che si pensa di poter ottenere.

Limitare le reali potenzialità e come affrontare tutto
Analisi psicologica del proprio sé, come conoscersi meglio- Lintellettualedissidente.it

L’infanzia getta la basi per l’adulto del futuro, non per quanto viene detto, ma per i comportamenti subiti e  “assorbiti”, l’essere umano è come una spugna. Ma non è solo questo, perché con ciò riveliamo la punta dell’iceberg.

Superare le basi dell’infanzia, non vuol dire rinnegare il passato, ma attuare quel meccanismo che permette di “saltare al livello successivo”. Si tratta di arricchire l’esperienza di vita di ciascuno. Se si rimane sempre sugli stessi “condizionamenti subiti”, allora si rischia di limitarsi da soli.

Chi educa e spiega il modo di vivere la vita? I genitori. Con questo non vogliamo dire che i genitori vogliano il male dei figli, ma che non scegliendoli, appena nati li accettiamo per quello che sono con pregi, difetti e limiti. I genitori non sono supereroi, son stati anche loro bambini, e a loro volta limitati.

Quindi, può accadere che si perpetrano nel tempo dei meccanismi mentali che per preoccupazioni e paure, possono limitare le reali potenzialità di una persona. Se si è avuto a che fare con un genitore molto apprensivo nell’infanzia, di conseguenza in età adulta la sensazione è quella di essere fragili. Chi invece ha avuto dei genitori più superficiali, allora è più improntato a dar poco valore ai rapporti e a sé stesso.

L’atteggiamento che si ha nei confronti degli altri si attua poi da adulti, sia nella scelta delle persone con cui stare che da amare. Ed è qui che si ritorna al punto di partenza, le relazioni dicono molto più di quanto si possa affermare a parole.

Le relazioni dicono ciò che siamo e desideriamo: come capire se si è limitati da qualcuno

Tornando alla complessità della vita, ci sono due teorie che aiutano a capire se ci si circonda di persone che aiutano a dare il massimo o fanno diventare attori passivi della propria vita. Riflettere sulla propria persona è il primo passo per superare gli archetipi mentali dell’infanzia, per evolvere, e diventare la versione migliore di sé stessi.

Le relazioni possono limitare le reali potenzialità
Analisi psicologica del proprio sé, come conoscersi meglio- Lintellettualedissidente.it

Bisogna prestare attenzione alle persone con le quali intraprendiamo dei rapporti, perché se i genitori non si possono cambiare, le relazioni sì. Ed è qui che diventa complicato, perché dipende quale meccanismo mentale adottiamo. Quindi, approfondiamo quanto accade con una delle persone più vicine che ci siano: il proprio partner, cioè la relazione sentimentale. Secondo lo psicologo Stephen Michael Drigotas ci sono due effetti che “modellano” i rapporti.

L’effetto Michelangelo consta nella relazione di due persone che si “condizionano” l’un l’altra, positivamente. Se uno vede il meglio, l’altra metà della coppia agisce per manifestare il massimo della propria persona. L’effetto Roses invece attua proprio l’opposto. Questo però come già detto, avviene inconsciamente mediante atteggiamenti e gesti maturati durante l’infanzia.

Se una parte della coppia comunica pessimismo e indifferenza, perché si è cresciuti così, l’altra metà tende a sviluppare un’autolimitazione che determina apatica e scarsa propositività nel migliorarsi in vita. Ecco come le persone più vicine condizionano la vita di un individuo, limitandone le reali potenzialità. Si può venire fuori da una relazione che limita negativamente?

Sì, ma la strada è in salita. Bisogna fare un percorso per conoscere sé stessi. Se si vive in un ambiente che non stimola o che fa sentire giudicati, è necessario mettere la grinta giusta per attraversare un cammino tortuoso, della riscoperta di sé. Si scoprirà qualcosa di sconvolgente: conoscendo le proprie debolezze e punti di forza, si raggiunge quell’equilibrio che permette alle reali potenzialità di venir fuori conquistando grandi obiettivi.

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