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Migranti che dicono di essere minorenni. Il Governo vuole le radiografie per stabilire l’età

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Paolo Zignani

Il governo sta mettendo a punto una riforma annunciata da tempo per arginare l’immigrazione illegale. Addio all’autocertificazione

Ventimila minori stranieri non accompagnati sono troppi in Italia. I costi economici e l’impegno gestionale rappresentano un problema per il ministero degli Interni e i Comuni. Il sottosegretario agli Interni Nicola Molteni della Lega lo aveva affermato in occasione di un incontro a Milano con il sindaco Beppe Sala, per la firma di due protocolli d’intesa.

Radiografie al polso per stabilire l'età: stop ai migranti falsi minorenni
Sono 196 i migranti arrivati a Marina di Massa in un giorno – lintellettualedissidente.it Ansafoto

Sono accordi indispensabili per il funzionamento dell’accoglienza e dell’integrazione. I minorenni stranieri, arrivati da soli in Italia, vengono affidati a famiglie o strutture abilitate, che provvedono al mantenimento e aiutano la frequenza scolastica e l’inserimento sociale e lavorativo.

Troppi i minori stranieri non accompagnati

Occorrono varie figure professionali, fra educatori e insegnanti. Il ministero concedeva, nemmeno dieci anni fa, 45 euro al giorno per ogni minorenne, finanziando così i progetti proposti dai Comuni e vagliati dalle Prefetture. Il fondo nazionale erogato dal ministero a questi scopi nel 2015 contava 90 milioni e 170 nel 2016.

Radiografie al polso per stabilire l'età: stop ai migranti falsi minorenni
Un soccorso in mare di Open Arms – lintellettualedissidente.it Ansafoto

Spesa che sale o scende secondo l’andamento dei flussi migratori e del Pil nazionale, dei progetti presentati dai Comuni e dalle scelte del ministero. Ora comunque la spesa o investimento è di 100 euro al giorno. Che il governo promette di non tagliare. E’ un sistema che funziona soprattutto se, come in altri settori, viene controllata la qualità professionale del lavoro svolto, senza sprechi né corruzione.

I cento euro al giorno non saranno tagliati

Ma chi controlla? I Comuni innanzitutto, grazie a personale qualificato e capace dei servizi sociali. Sono infatti i Comuni a concordare o accettare i progetti di associazioni e cooperative, partecipandovi col proprio personale. Il risultato è l’integrazione. Il governo però non accetta questo sistema e vuole contenere il fenomeno.

Radiografie al polso per stabilire l'età: stop ai migranti falsi minorenni
Sbarco a Lampedusa il 24 agosto – lintellettualedissidente.it Ansafoto

L’obiettivo è abbattere l’immigrazione “clandestina” in generale e in questo caso dei minori. Ricordando che l’immigrazione regolare, per la legge Bossi-Fini, è limitata a quote particolarmente riduttive. Per presentarsi alla frontiera certi di poter essere ammessi, occorre dimostrare di avere già un accordo con un datore di lavoro. Ci riescono in pochissimi. Tutti gli altri sono automaticamente clandestini.

Esami rigorosi a tutela dei confini

Piace alla destra italiana il metodo della definizione automatica, rinviando a data da destinarsi le discussioni dei migranti che presentano ricorso in tribunale. Torna assai utile la sbrigativa procedura amministrativa utilizzata durante la pandemia, quando non si passava senza greenpass. Allora erano erano i novax e tutti i gruppi contrari alla procedura a protestare. Legittimamente, volevano far valere i propri diritti.

Radiografie al polso per stabilire l'età: stop ai migranti falsi minorenni
L’arrivo di 34 bengalesi ed egiziani a Lampedusa- lintellettualedissidente.it Ansafoto

E così ai minori che sbarcheranno in Italia non accompagnati verrà radiografato il polso. E’ un metodo che per lo più viene accettato dai giudici nei casi contestati. Ora, prima della riforma che sta per essere presentata dal sottosegretario Molteni, è sufficiente un’auto certificazione. Dichiaro di avere 17 anni, quindi mi lasciano entrare.

Forti dubbi su tutti quei ragazzi di 17 anni

Le discussioni su quei 17 anni sono vibranti. La destra applica un modello di società nel quale bisogna fare di tutto per non emigrare, pur sostenendo pericoli e disagi. La famiglia tradizionale deve restare unita più che può. La solidarietà così ricade sui componenti della famiglia, non sulla società. Sperando che funzioni meglio.

Dunque, ai 17 anni del migrante alla frontiera la destra crede poco. Lo considera un espediente. Ci sono Comuni e associazioni che invece profittano del grado di maturità del diciassettenne ed elaborano un progetto adatto, secondo cui i minori non accompagnati vivono insieme.

Ci sono soluzioni dei Comuni poco gradite

In modo che il neomaggiorenne, appreso il metodo dall’educatore, educhi il minorenne. Sotto il controllo di un educatore. Ha funzionato con una spesa ridimensionata per il Comune e per il ministero. Il metodo è stato premiato. Occorre però il personale adeguato.

Di fronte ai grandi numeri, il governo preferisce investire sugli automatismi. Ci sono tante difficoltà da non nascondere. I minori provengono spesso da Paesi senza uffici anagrafe efficaci, o addirittura senza anagrafe.

Guerra agli espedienti da frontiera

La presunzione di minore età, secondo la riforma, sarà eliminata. L’antico principio “in dubio pro reo” viene cordialmente ripudiato. Si procederà quindi all’analisi radiografica, con l’aiuto di un medio . Saranno polsi di persone civili? Che polso ha un ragazzo con idee da terrorista, da ladro, da sfaticato o da persona onesta?

Presumibilmente, i deboli sono più civili, vista la loro scarsa forza. Ma bando alle domande: si praticherà la radiografia. Chi avrà un polso da maggiorenne, sarà dichiarato tale. Chi si oppone dovrà esibire ottimi argomenti, perché l’onere della prova spetterà a lui. Se non ha prove e documenti da presentare, potrà, in quanto adulto, fare ricorso in prima persona e prepararsi a un giudice on line.

Espulsioni più semplici e più veloci

Il passo successivo è l’espulsione tramite rimpatrio. Il sedicente minorenne, ora che è stato dichiarato diciottenne, seguirà la normativa confezionata per gli adulti. Che è appunto quella derivata dalle regole utilizzate durante la pandemia. Per usare questa tecnica, però, il governo dovrà certificare l’emergenza. E dovrà attivare un apparato efficiente.

Tornano utili allora i nove centri di identificazione ed espulsione previsti dall’allora ministro Marco Minniti (Pd), ormai diventato consigliere della destra. Quei centri creati nel 2017 dovranno essere implementati, non chiusi come da qualche tempo propone il Pd. Perché è lì che saranno selezionati i migranti accettabili.

Piace la soluzione del rimpatrio all’inglese

Dove saranno rimpatriati è difficile da capire. Alla destra piace la soluzione inglese. Il governo Rishi Sunak, a Brexit ottenuta, ha siglato un accordo con il Ruanda per il ricollocamento provvisorio dei “clandestini”. Dunque, saranno tutti diciottenni e tutti provvisoriamente ruandesi. L’Unione europea respinge quest’accordo post Brexit, in una guerra giudiziaria ancora in corso.

E la premier Giorgia Meloni ha firmato un memorandum con Rishi Sunak. Se il metodo inglese sarà effettivamente applicato dall’Italia è tutto da vedere. Il modello che il governo di Roma ha in mente, comunque, è questo.

 

 

 

 

 

 

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