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Nessuno ti dirà la verità su come è morto Prigozhin

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Gianluca Merla

La morte del capo della Wagner resterà un mistero e, nonostante le versioni ufficiali, nessuno ti dirà la verità su come è morto Prigozhin

L’aereo su cui viaggiava Yevgeny Prigozhin è stato senza alcun dubbio abbattuto. Ma molto probabilmente questa resterà l’unica certezza di una storia che, inevitabilmente, non conoscerà mai la verità.

La verità su Prigozhin
Difficilmente la verità su Prigozhin verrà fuori (Credits foto: Ansa) – L’ntellettualedissidente.it

“Lo chef di Putin” è morto in circostanze troppo misteriose per non essere maliziosi e credere che, ad ucciderlo, sia stato qualcuno che ha senza dubbio le capacità di mischiare le carte in tavola e portare fuori strada chi osserva. La verità sulla morte di Prigozhin resterà con tutta probabilità sepolta sotto il terreno fangoso delle campagne di San Pietroburgo in inverno.

Una morte misteriosa senza la verità

Chi ha seguito, anche superficialmente, gli ultimi mesi di guerra di Ucraina, avrà certamente appreso di un “timido” colpo di Stato avvenuto in Russia durante il caldo dei mesi di agosto. A portare avanti un indecifrabile tentativo di golpe fu uno degli uomini considerati tra i più fedeli e fidati di Putin, appunto Prigozhin. Insoddisfatto del supporto ricevuto dal Ministero della Difesa russo, il capo della Wagner decise di marciare insieme ai suoi uomini verso Mosca.

La verità su Prigozhin
Il capo della Wagner ha condotto una tentativo di golpe contro il Cremlino (Credits foto: Ansa) – L’intellettualedissidente.it

Ma probabilmente commise un’azione ancora più grave. Quello che veniva considerato da molti come “il braccio armato” di Putin, stava screditando lo zar in mondo visione, affermando che la guerra in Ucraina era sbagliata e che la Nato non aveva intenzione di attaccare la Russia. Una narrazione diametralmente opposta a quella del Cremlino: per Putin era ancora più imperdonabile del tentato golpe. Arrivati a pochi chilometri da Mosca, i mercenari della Wagner – che avevano già ucciso 15 soldati russi – si fermarono però all’improvviso e fecero marcia indietro. La versione ufficiale vuole che sia stato Lukashenko, Presidente della Bielorussia, a mediare e convincere Prigozhin a ritirarsi.

Da questo punto in poi, i  misteri si fanno troppo fitti ed è quasi impossibile decifrare l’oggettività delle cose. Le cronache raccontano di una convocazione del leader della Wagner e dei suoi sottoposti al Cremlino, della furia di Putin, ma del perdono in cambio di un esilio in Bielorussia e dell’integrazione dei mercenari nell’esercito regolare. Una pace fatta con troppa facilità, quasi come se nascondesse un doppio fine macabro. Quasi come fosse un film. Poi la distruzione dell’aereo in cui viaggiava Prigozhin. Arrivato come un fulmine a ciel sereno, due giorni dopo le parole del capo Wagner su quelle che sembravano parole distensive: “Renderemo la Russia ancora più forte”.

La morte di Prigozhin e un mistero senza fine

La verità su Prigozhin
Il 23 agosto l’aereo su cui viaggiava Prigozhin è stato abbattuto (Credits foto: Ansa) – L’intellettualedissidente.it

È passato circa un mese da quel 23 agosto in cui, durante le prime ore della sera, la notizia è piombata dalla Russia sull’Occidente, sconvolgendo gli equilibri di forza interni al Paese degli zar. L’aereo di Prigozhin era caduto e coloro che stavano viaggiando sul velivolo erano tutti morti. I notiziari russi, controllati dal Cremlino e dagli apparati del potere, non hanno perso tempo nell’ammettere che il velivolo era stato abbattuto da una missile. Le autorità avevano fatto sapere che sarebbe stato necessario condurre il test del dna sui corpi per la loro corretta identificazione, ma i dubbi non c’erano: Prigozhin era tra le vittime.

Una morte così inaspettata che molti osservatori, dopo l’accaduto, hanno pensato che, in fondo, era quello l’epilogo più scontato. Eppure il mistero si infittisce: chi ha abbattuto l’aereo di Prigozhin? La verità difficilmente verrà fuori, proprio perché ad emergere sarà – come sempre – la versione che fa più comodo al Cremlino. Dunque basterà non credere alla ricostruzione ufficiale? E in quale misura? D’altronde, Putin è l’unico che, a quanto pare, ha guadagnato in termini di potere e prestigio dalla morte del capo della Wagner. Ma è stata davvero una scelta vincente o un “regalo” fatto da qualcun altro? Sperare in un elemento che possa far comprendere davvero chi abbia ucciso Prigozhin è praticamente inutile e, alla fine, la verità sulla sua morte non sarà nulla di diverso da quello che dirà il Cremlino.

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