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Pensioni: cambia tutto con Quota 84, uscita facile e con pochi requisiti e tutti vogliono approfittare

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Valentina Trogu

L’idea di Quota 84 potrebbe rivoluzionare il sistema pensionistico italiano. Sarebbe addio per una misura, scopriamo quale e cosa cambierebbe.

Nella Legge di Bilancio 2024 potrebbe essere inserita una nuova Quota a sostituzione della misura dedicata alle lavoratrici, Opzione Donna.

Quota 84, la nuova misura per le lavoratrici
Cosa cambia con Quota 84 (Lintellettualedissidente.it)

Il tema pensioni è tra i più caldi. I lavoratori chiedono da anni una rivoluzione con l’introduzione di misure flessibili e strutturali che siano dalla loro parte. L’ipotesi più realistica è di Quota 41 per tutti ma sicuramente al momento non ci sono le risorse per realizzarla.

Nel 2024, dunque, non bisogna aspettarsi grandi cambiamenti. Si continuerà sicuramente ad andare in pensione con la pensione di vecchiaia, la pensione per precoci e quella anticipata ordinaria. Con molta probabilità verranno prorogate sia l’APE Sociale (la platea che oggi include caregiver, invalidi dal 74%, disoccupati e addetti alle mansioni gravose potrebbe allargarsi) che Quota 103 (62 anni di età e 41 anni di contributi). In bilico, invece, Opzione Donna. Il Governo sta riflettendo sulla possibilità di sostituire la misura con Quota 84.

Quota 84 per le lavoratrici, come si andrebbe in pensione

Opzione Donna consente oggi di andare in pensione alle caregiver da almeno sei mesi, alle disoccupate/impiegate presso un’azienda in crisi e alle invalide con almeno il 74% di invalidità certificata. L’età pensionabile è 60 anni per chi non ha figli, 59 anni con un figlio e 58 anni con due figli. Poi servono minimo 35 anni di contributi maturati.

Come funziona Quota 84 per le donne
Come funziona Quota 84 per le donne (Lintellettualedissidente.it)

Quota 84 permetterebbe alle donne il pensionamento anticipato a 64 anni di età con 20 anni di contributi maturati. Per accedere allo scivolo bisognerebbe aver accumulato una pensione pari o superiore a 2,8 volte il trattamento minimo.

Le lavoratrici dovranno, dunque, attendere per andare in pensione fino a 64 anni. In questo modo l’assegno sarà più ricco dato che il sistema di calcolo contributivo utilizza i coefficienti di trasformazione che sono più o meno alti in base all’età. I 4 o più anni di differenza con Opzione Donna si tradurrebbero in un incremento del trattamento. Un taglio inferiore dell’assegno, dunque, che con il tempo andrà ad azzerarsi dato che saranno sempre meno le lavoratrici che avrebbero potuto andare in pensione con il calcolo misto.

L’altra novità di Quota 84 che la rende molto simile all’APE Sociale riguarda l’erogazione di un assegno fisso di 1.500 euro senza rivalutazione e per dodici mensilità (niente tredicesima). Raggiunta l’età pensionabile (67 anni) allora si percepirebbe la somma corretta.

Quest progetto che si presenta come un mix tra Opzione Donna e l’APE Sociale andrà in porto? Lo scopriremo con la Legge di Bilancio 2024.

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