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Teoria MMT alla Casa Bianca: perché se n’è parlato

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Vincenzo Colao

Durante la campagna per le presidenziali Usa si è parlato molto della teoria MMT relativa alla Casa Bianca e ora vedremo perché. Proprio in quel momento Joe Biden lanciò sul campo Stephanie Karlton, consigliere economico principale di Bernie Sanders.

Perché si iniziò a parlare di teoria MMT?

Perchè è stata importante la nomina di Stephanie Karlton

Nel momento stesso in cui Joe Biden ha vinto ufficialmente la corsa per la candidatura democratica per la presidenza degli Stati Uniti, si è affrettato a fare  una promessa ben precisa e cioè che si sarebbe impegnato affinché l’elettorato del suo rivale principale, cioè il progressista Bernie Sanders, venisse rappresentato in maniera specifica durante la campagna presidenziale.

All’inizio molte persone hanno interpretato questa sua affermazione come una frase circostanza che serviva solo ad aumentare i consensi. Ma in realtà dopo poco tempo si è capito che c’era qualcosa di più.

Infatti sono state istituite diverse task Force che nello specifico hanno il compito di sviluppare la piattaforma politica di Biden su alcuni punti specifici legati alla teoria MMT, come vedremo tra poco, ma non solo.

Molto importante in tal senso è stata la nomina di Alexandria Ocasio Cortez considerata il più grande talento della sinistra democratica. Nello specifico si occuperà di clima nel senso che sarà il capo del gruppo, collaborando anche con l’ex Segretario di Stato John Kerry, noto per le sue idee progressiste.

Ma di sicuro la mossa più sorprendente ed efficace è stata la nomina di Stephanie Carlton chiamata invece a presiedere il gruppo che si sarebbe dovuto occupare di economia. Questa sua nomina all’inizio è stata sottovalutata. Ma in realtà si è compreso invece che avevano il suo peso, considerando che era stato tempo prima il principale consigliere economico di Bernie Sanders.

Inoltre è stato sempre uno dei volti più conosciuti in materia di Modern Money Theory e cioè la teoria MMT che abbiamo già nominato. In pratica tutto è legato a una scuola di pensiero economico eterodossa, e anche molto discussa, incentrata sulla possibilità che potrebbe avere uno stato di spendere liberamente i suoi soldi, ma solo se dotato di sovranità monetaria.

Approfondimenti sulla teoria MMT

Alcune informazioni sulla vita e sulla carriera di Stephanie Kelton

Parlando ancora della teoria MMT diciamo che lo Stato in questo caso potrebbe spendere i suoi soldi, senza nemmeno preoccuparsi del deficit di bilancio, in quanto potrà sempre creare moneta proprio per estinguere i debiti.

Questa teoria è sempre stata considerata rivoluzionaria, poco convenzionale e soprattutto poco attendibile, visto che non era mai stata presa veramente sul serio tanto meno da uno sfidante ufficiale per la corsa della Casa Bianca.

Per quanto riguarda Stephanie Kelton diciamo che nasce nel 1969 per poi laurearsi in economia nel 1995, presso la California State University Sacramento.

Negli anni successivi riesce a conseguire prima un master in economia a Cambridge e poi una specializzazione presso la New school for Social Research New York, con una tesi relativa alla finanza pubblica e all’economia.

Fin dall’inizio della sua carriera è sempre stata molto attenta a tematiche sociali: non è un caso che pubblicò tantissimi articoli accademici riguardanti il Welfare, ma anche la previdenza sociale e la piena occupazione.

Questi articoli vanno a finire su prestigiose riviste economiche quali il Cambridge Journal of Economics. Nella sua carriera dedicò anche grande impegno e tanto studio per quanto riguarda la teoria monetaria e delle politiche economiche internazionali, tanto da scrivere articoli molto approfonditi sul New York Times e Financial Times.

Il suo grande impegno e i suoi studi approfonditi le consentono di essere nominata come uno dei 50 intellettuali più importanti in America per quanto riguarda l’economia.

In contemporanea inizia a insegnare alla University of Missouri diventando professore di economia di politica economica alla Stonic University di New York.

Ma soprattutto inizia a occuparsi di politica.

Perché viene considerata la voce più autorevole per quanto riguarda la teoria MMT

Considerazioni finali

Una delle tappe decisive per la carriera di Stephanie Kelton arriva nel 2011 quando inizia a fare parte della commissione riunita da Bernie Sanders per quanto riguarda la riforma della Banca Centrale Americana.

In questa commissione ci sono grandi personalità come per esempio il primo Nobel Joseph Stiglitz. Quindi tra il 2016 e il 2020 diventa il principale consigliere economico di Bernie Sanders per quanto riguarda la sua corsa alla nomination democratica per le presidenziali.

Inoltre vogliamo sottolineare che, per quanto riguarda quello di cui ci stiamo occupando in questo articolo, è stata in maniera unanime considerata la voce più autorevole per quanto riguarda la teoria MMT che in poco tempo prende piede dentro i circoli progressisti americani.

La teoria prende piede soprattutto durante l’emergenza della pandemia dove le nazioni devono incrementare la spesa pubblica per alleviare i problemi economici di imprese e privati.

In quel momento si inizia a parlare del dilemma del debito pubblico: cioè  si cerca di capire come queste spese straordinarie per il Covid verranno ripianati in futuro con la riduzione o con un incremento delle tasse che potrebbe portare però ovviamente a una nuova recessione.

Ma in realtà invece in un suo libro la Kelton sostiene che le preoccupazioni sul debito sono assolutamente spropositate perché secondo lei, nel momento in cui la spesa sarà indirizzata in maniera corretta, il deficit pubblico diventerà positivo per l’economia, perché stimolerà la domanda aggregata, nonché favorirà una crescita molto più veloce.

Conclusioni

Però per capire bene le sue parole bisogna considerare come abbiamo già detto prima, che una delle idee sulle quali si fonda la teoria MMT è che ogni nazione, se dotata di sovranità monetaria, sarà un emittente di valuta e non un utilizzatore.

In pratica quindi i normali cittadini, visto che sono utilizzatori di moneta devono guadagnare denaro prima di sospenderlo, mentre le banche centrali dei paesi sovrani possono creare moneta, addebitando elettronicamente contro le banche commerciali, per poi recuperare la stessa moneta, scambiandola con l’emissione di titoli di Stato.

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