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Il Governo fa marcia indietro sui tagli delle pensioni: questa categoria di lavoratori può dormire sonni tranquilli

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Samanta Airoldi

 Il Governo di Giorgia Meloni ci ha ripensato e sta facendo dietrofront per quanto riguarda i tagli sulle pensioni. 

Polemiche, scioperi, lavoratori e sindacati già pronti a dare battaglia a suon di manifestazioni: il Governo sta facendo retromarcia sui tagli alle pensioni degli statali. Qualcuno si salverà ma qualcun altro no.

Dietrofront sui tagli delle pensioni
Il Governo ci ripensa sui tagli alle pensioni- Giorgia Meloni Facebook)- Intellettuale.dissidente.it

La manovra di Bilancio 2024 è nata sotto una pessima stella: 20 miliardi di euro a disposizione erano davvero troppo pochi per fare tutto ciò che c’era da fare. Da qualche parte si doveva tagliare e l’Esecutivo di Centrodestra, con enorme stupore da parte del suo stesso elettorato, ha deciso di tagliare sulle pensioni.

Tagliare sui bonus avrebbe lasciato in difficoltà le famiglie più bisognose, è vero. Così Giorgia Meloni e la sua squadra di Governo hanno deciso di non agevolare le misure di pensione anticipata e di apportare pesanti decurtazioni agli assegni previdenziali di alcune categorie di lavoratori. Ma le polemiche sollevate hanno indotto il premier e il suo team a fare marcia indietro.

Tagli sulle pensioni: ecco chi si salverà

I tagli sulle pensioni sono stata la notizia più drammatica delle ultime settimane. Decisione forse inevitabile ma sicuramente accolta come una profonda ingiustizia dalle categorie interessate. Il Governo Meloni sta già facendo dietrofront e si sta cercando di capire come uscire da questa situazione.

Chi si salverà dai tagli sulle pensioni
Ecco i lavoratori che potrebbero essere salvi/ Intellettuale.dissidente.it

Nelle scorse settimane una tremenda notizia aveva colpito alcune categorie di dipendenti pubblici. Gli assegni previdenziali dei lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi tra il 1981 e il 1995, sarebbero stati ricalcolati interamente con il sistema contributivo puro. Dunque le quote retributive sarebbero state annullate. I lavoratori colpiti da questa decisione sarebbero stati i medici, gli ufficiali giudiziari, i dipendenti comunali e gli insegnanti delle scuole materne ed elementari.

Secondo le prime stime un medico in questo modo avrebbe subito una perdita anche di oltre 1000 euro al mese sulla sua pensione. Infatti proprio i medici hanno subito annunciato uno sciopero di 24 ore per il prossimo 5 dicembre. Il Governo Meloni, a questo punto, ha deciso di fare un passo indietro e di salvare i medici dai tagli sulle pensioni. In questi giorni l’Esecutivo è impegnato a rivedere questo passaggio contenuto nella manovra di Bilancio 2024.

Ad oggi le ipotesi sono due: stracciare del tutto la norma oppure applicare tagli alle pensioni solo dei medici che decideranno di avvalersi della pensione anticipata. Quest’ultima soluzione potrebbe essere la più probabile ma, a questo punto, si aprono nuovi problemi. Il primo è dove trovare le risorse: i tagli alle pensioni servivano a rifinanziare le misure di pensione anticipata. Il secondo problema è che il Governo Meloni sta lavorando ad una soluzione che, tuttavia, salverà solo i medici ma condannerà altri 27.700 dipendenti pubblici per i quali i tagli sulle pensioni restano confermati.

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