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Se hai dischi in vinile di musica italiana navighi nell’oro e non lo sai: questi 3 sono tra i più ricercati

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Simone Scalas

Nel vasto universo della musica italiana, una rinascita silenziosa ma palpabile sta avvenendo tra le scanalature dei vecchi dischi in vinile. Sebbene inizialmente considerati artefatti del passato, i vinili hanno trovato un nuovo e fervido mercato tra gli appassionati di musica di tutto il Mondo.

In questo periodo di folle ricerca da parte degli appassionati, emergono alcuni dischi d’oro, nascosti nelle collezioni dei cultori della musica italiana, che incarnano talento e diversità. Occasioni incredibili del panorama musicale del Bel Paese. Nel cuore del XX secolo, l’Italia ha vissuto un’epoca d’oro della canzone italiana. Un’era in cui artisti leggendari come Mina, Lucio Battisti, Fabrizio De André e altri hanno scolpito melodie che restano indelebili nell’immaginario collettivo. I loro dischi in vinile sono diventati oggetti di culto per gli amanti della musica di ogni età.

Navigare tra i dischi in vinile non è solo ascoltare musica, ma un’esperienza multisensoriale che coinvolge il tatto, la vista e l’udito. L’atto di estrarre delicatamente un vinile dalla sua custodia, posizionarlo con cura sul piatto e lasciare che l’ago si posizioni sul solco è un rituale che porta con sé un senso di intimità e autenticità. Irripetibile con le moderne tecnologie digitali.

Vinile come simbolo del tempo che non passa

Se hai dischi in vinile di musica italiana, in questa era digitale, vendi immediatamente perché questi beni hanno acquisito un fascino mai avuto prima. I collezionisti di tutto il mondo cacciano con fervore le prime stampe, le edizioni limitate e le versioni autografate dei loro dischi preferiti. Vogliono trasformare la ricerca di questi tesori nascosti in un’avventura appassionante e coinvolgente. Oltre alla sua funzione musicale, il vinile è anche un oggetto d’arte, con le copertine storiche e i design elaborati che catturano l’immaginazione dei collezionisti. Le copertine dei dischi italiani spesso raccontano storie visive affascinanti, offrendo uno sguardo unico sulla cultura e sulla società dell’epoca in cui sono stati creati. Molti appassionati di musica, inoltre, preferiscono il suono autentico e ricco dei vinili. Riconoscono che, nonostante difetti e imperfezioni, il vinile aggiunge anima e profondità alla musica che non può essere replicata digitalmente.

Negli ultimi anni, c’è stata una vera e propria rinascita dei vinili italiani, con nuove edizioni e ristampe che rendono accessibili ai nuovi appassionati le gemme nascoste della musica italiana. Questo revival ha portato alla luce non solo i grandi successi, ma anche opere meno conosciute e sperimentali che meritano di essere riscoperte e celebrate.

Se hai dischi in vinile di musica italiana vendi subito

Oltre al loro valore culturale e musicale, i dischi in vinile rappresentano anche un importante patrimonio da preservare per le generazioni future. Le vecchie registrazioni possono essere fragili e suscettibili al deterioramento. Possono rendere delicata la conservazione per fare in modo che anche le generazioni future possano ascoltare i capolavori italiani. Ma nonostante l’impegno che richiedono meritano tutta la nostra attenzione.

Se dovessimo compilare una breve lista di alcuni vinili italiani ricercati con i relativi prezzi approssimativi dovremmo partire da Tutti morimmo a stento di Fabrizio De André. Pubblicato da Produttori Associati nel 1968, la prima edizione con fascetta vale 450 euro. Lucio Battisti 7, edizione rara o prima stampa, vale 3.000 euro. È un album altamente ricercato dai collezionisti. Il tuo bacio è come un rock di Ariano Celentano, nella versione limitata, vale 490 euro. Se abbiamo vinili rari, questo è il periodo di monetizzare, prima che l’attenzione scenda e i prezzi si abbassino considerevolmente.

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