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Belve, Francesca Fagnani nella bufera: la Rai deve riflettere sull’accaduto

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Greta Di Raimondo

Il programma della Fagnani al centro delle polemiche: la RAI non permette la partecipazione di un VIP a “Belve”.

All’interno del periodico italiano «Nuovo TV», rivista dedicata a protagonisti del mondo della televisione, dello spettacolo e del web, edito da Cairo Editore, è presente una rubrica in cui viene scelto un commento riguardante una notizia, più o meno importante, da parte di uno dei lettori del giornale.

La RAI non gradisce la partecipazione di un ospite al programma della Fagnani
Il programma della Fagnani al centro delle polemiche per una partecipazione indesiderata da parte della RAI (www.lintellettualedissidente.it)

Ovviamente, l’opinione riportata sulle pagine del periodico riceve una risposta da parte di un’importante giornalista italiano, nonché docente universitario di comunicazione e media.

Nello specifico, la notizia in questione riguarda la giornalista Francesca Fagnani e il suo programma “Belve”, ideato e condotto dalla stessa Fagnani, che è andato in onda inizialmente sul canale 9 e ora su RAI 2. Il programma, trasmesso dal 2018, è arrivato alla nona stagione. Il concetto che sta alla base della trasmissione della Fagnani è un’intervista vis-à-vis tra la conduttrice e una “belva”, ovvero una personalità forte del mondo della cronaca, della politica o dello spettacolo. Inizialmente, la Fagnani dava maggiormente spazi ai personaggi femminili, con qualche eccezione.

Il commento del lettore Alessio da Palermo si concentra su una recente polemica che ha interessato gli ospiti invitati al programma. Il rapper e imprenditore Fedez, a causa dei suoi recenti dissidi con la televisione pubblica italiana, non ha potuto prendere parte all’intervista con la Fagnani, la quale desiderava moltissimo intervistarlo. Dunque, il lettore si domanda come mai la RAI acconsenta, invece, la partecipazione a “Belve” di personaggi pregiudicati come Fabrizio Corona e Stefania Nobile, figlia di Vanna Marchi, e non Fedez, il quale non ha avuto problemi con la legge (almeno per il momento).

Fedez non può partecipare a “Belve”: il commento di Cecchi Paone

Come mai Fedez non ha potuto prendere parte alla trasmissione “Belve”, nonostante la conduttrice Francesca Fagnani lo volesse moltissimo? Il lettore Alessio da Palermo sostiene che questa continua censura da parte della RAI nei confronti del rapper milanese, a causa dei contrasti in merito al discorso del Concerto del I Maggio del 2021, non sia una cosa normale.

Questa considerazione avviene anche alla luce del fatto che personaggi del calibro di Stefania Nobile, la quale è stata condannata in via definitiva per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e all’estorsione, sono stati invitati e accettati tranquillamente dalla RAI.

Il giornalista Alessandro Cecchi Paone risponde al lettore nella rubrica dedicata
(Foto ANSA) Nella rubrica dedicata, Alessandro Cecchi Paone risponde al lettore (www.linkcoordinamentouniversitario.it)

A seguito del commento del lettore, non tarda ad arrivare l’abituale risposta del giornalista italiano Alessandro Cecchi Paone, al quale è dedicata per l’appunto la rubrica all’interno del periodico «Nuovo TV». Cecchi Paone risponde in modo diretto che questo tipo di dinamiche non sono affatto normali. La RAI dovrebbe puntare maggiormente e non togliere spazio e possibilità al programma della Fagnani, la cui forza sta proprio nella sua capacità di chiedere e far dire agli ospiti informazioni solitamente riservate (come malattie, uso di droghe, tradimenti, abitudini sessuali).

Trattandosi di un programma dedicato al servizio pubblico, la RAI dovrebbe utilizzare, a proprio favore e dei telespettatori italiani, le notizie e le rivelazioni degli ospiti di “Belve” dal punto di vista sociale. Proprio a questo proposito, sostiene Cecchi Paone, non si capisce il senso dell’esclusione di Fedez dal programma, il quale dopo aver raccontato dei propri malanni, ha fatto aumentare esponenzialmente le donazioni di sangue.

Molto probabilmente i dissidi tra la RAI e un personaggio pubblico, così come il casellario giudiziario, non dovrebbero essere i fattori determinanti per la partecipazione o meno ad un programma di punta della seconda rete come “Belve”.

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