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Kick, la nuova piattaforma di live streaming proveniente dagli Usa pronta a sfidare Twich

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Paolo Oggioni

La gran parte delle novità tecnologiche degli ultimi 50 anni provengono dagli Stati Uniti. Spesso arrivano da noi dopo pochi mesi e cambiano il nostro modo di gestire la nostra vita. Pensiamo a quanto abbiano influenzato le nostre relazioni i social network, il cui padre fu Facebook, nato quasi per caso negli Usa e divenuto, in pochi anni, un fenomeno mondiale.

La storia di Twitch risale al 2011, quando fu creata come piattaforma dedicata ai videogiochi e agli eSport. Il suo acquisto da parte di Amazon, nel 2014, ne determinò il grande successo, soprattutto negli Stati Uniti. Nel 2018 Twitch arrivò alla straordinaria media di un milione di utenti all’ora attivi. Un traguardo inimmaginabile anche per i grandi network televisivi. 

Twitch in Italia

In Italia, però, il suo successo è arrivato in corrispondenza con il lockdown. In tanti hanno scoperto un nuovo tipo di comunicazione, partendo dalle dirette Instagram per poi trasferirsi su Twitch. 

La Bobo Tv, per esempio, è stata tra le prime a capire il grande potenziale della nuova piattaforma che, da prettamente dedicata ai videogiochi, si è trasformata in intrattenimento.  

Il suo esempio è stato imitato da tanti altri influencer, diventati, nel contempo, streamer. Potenza del nuovo vocabolario…

Kick quando arriverà?

In America, nel 2022, è nata la piattaforma Kick, sostenuta dai pesanti investimenti economici dei proprietari di Stake.com. Il core business di questa azienda è il gioco d’azzardo. Kick ha sfruttato il ban di Twitch a questa pratica e ha deciso di entrare in competizione con la piattaforma di Amazon. 

Ha creato una vera e propria copia, affittando, sostanzialmente, i servizi offerti proprio da Jeff Bezos. La grande differenza con questa, che potrebbe lasciare perplessi, è che offre ai suoi streamer il 95% dei guadagni, mentre Twitch è scesa, nel corso degli anni, al 50%. 

Una notevole differenza che ha spinto molti creator a cambiare piattaforma, portando con sé la propria fetta di pubblico. Negli Stati Uniti il successo è stato immediato. In Italia, invece, Kick è ancora poco conosciuta. Tuttavia, l’Europa è il prossimo obiettivo dei proprietari di Stake che, peraltro, entreranno in Formula Uno con un’importante sponsorizzazione. Infatti, diventerà main sponsor del team Sauber, prendendo il posto di Alfa Romeo e in attesa di Audi.

Sarà una sorta di “cavallo di Troia” per suscitare interesse e curiosità in un settore che attira appassionati da tutto il mondo? Probabile. Di certo, si pensa che, nonostante gli elevati costi, chi regge le fila di Kick è fiducioso di poter entrare in competizione con Twitch su suolo europeo quanto prima. Per questo, pare siano in corso diverse trattative con importanti streamer per farli traslocare dalla piattaforma viola a quella verde. 

Scommettere ora su Kick, per chi volesse provare, potrebbe essere un azzardo. Tuttavia la saturazione del mercato di Twitch potrebbe davvero valerne la pena. 

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