Chi siamo

Disclaimer

Privacy Policy

Precoci e con un lavoro pesante? In pensione senza limiti di età

Foto dell'autore

Giacomo Mazzarella

Fino al 31 dicembre 2011 i lavoratori potevano andare in pensione senza limiti anagrafici una volta completati i 40 anni di contributi. Era la vecchia pensione di anzianità a consentire questo genere di pensionamento. Poi, la Legge Fornero ha cambiato le carte in tavola.

Lo stesso genere di pensione, senza vincoli anagrafici oggi, in virtù di quella riforma del Governo Monti, si centra a 42,10 anni di contributi per gli uomini o 41,10 anni di contributi per le donne. Però oggi c’è la possibilità di uscire dal lavoro con una specie di via di mezzo. Per uomini e donne possono bastare pure solo 41 anni di contributi. In alcuni casi basta svolgere il giusto lavoro.

Ecco quando il lavoro svolto consente di uscire prima dal lavoro

Precoci e con un lavoro pesante possono andare in pensione senza limiti anagrafici. Bastano 41 anni di contributi totali, 35 anni di contributi effettivi da lavoro e un anno versato prima dei 19 anni di età. Le attività lavorative da svolgere sono 15 e vanno dai maestri delle scuole dell’infanzia ai camionisti, dagli agricoli alle badanti o al personale ferroviario. sono le stesse 15 categorie che possono avere accesso all‘APE sociale, con 63 anni e 5 mesi di età e con 36 anni di contributi.

Per avere accesso a queste misure però bisogna seguire una procedura differente da quella canonica. Perché prima di tutto va prodotta la domanda di certificazione del diritto all’INPS. Deve essere l’INPS a confermare il diritto alla pensione sia per l’APE sociale che per la Quota 41 per i precoci. Se l’INPS conferma il diritto si può passare alla domanda di pensione vera e propria.

Precoci e con un lavoro pesante? In pensione senza limiti di età

Alla domanda di certificazione del diritto l’interessato, ovvero il richiedente la pensione, deve allegare alcuni documenti che invece non andrebbero allegati per le altre classiche misure pensionistiche, e parliamo di:

  • dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà sulla sussistenza dei requisiti al momento della presentazione della domanda o entro la fine dell’anno solare di richiesta;
  • contratto di lavoro o busta paga riguardo l’attività di lavoro gravoso svolta;
  • dichiarazione del datore di lavoro tramite modello INPS in cui viene attestato l’inquadramento del lavoratore, le mansioni gravose svolte e il CCNL applicato.

Va ricordato che questa attività di lavoro considerata particolarmente logorante deve essere stata svolta per almeno 6 degli ultimi 7 anni di carriera o per almeno 7 degli ultimi 10 anni. E dall’autocertificazione o dai documenti del datore di lavoro devono risultare proprio questi periodi.

Impostazioni privacy