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Cosa pensa Wim Wenders del Giappone e cosa lo colpisce durante i suoi viaggi

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Simone Scalas

L’approccio di Wim Wenders quando si parla di Giappone consiste in uno sguardo appassionato che porta a tante riflessioni sulla cultura giapponese. Il bene e la semplicità della vita quotidiana potrebbero essere insegnamenti preziosi per noi europei.

Il regista Wim Wenders, che in questi giorni è nelle sale cinematografiche con il suo film Perfect Days, ama avere uno sguardo poetico su realtà e quotidianità. Per questo nella sua carriera, esplorare la cultura giapponese è stato uno degli elementi che ha contribuito al successo. Quest’ultimo film, per molti è il suo più bello e riuscito, in ogni caso sta ricevendo critiche positive e un gran riscontro al botteghino.

Perfect Days è ambientato a Tokyo e offre uno sguardo attento e prolungato sulla quotidianità nel paese del Sol Levante. Naturalmente tenendo in considerazione che l’ambientazione è comunque quella di una grande metropoli, in cui però le riflessioni sulla semplicità assumono ancora maggiore valore. Non è la prima volta che il regista tedesco si perde nelle atmosfere della capitale nipponica. Era già successo con Tokyo-ga, film diario in cui si raccontava la visione romantica della vita e del Giappone di Yasujiro Ozu, regista che ha realizzato più di 50 film muti negli anni Venti.

Ritmi da recuperare

Cosa pensa Wim Wenders del Giappone? Il cineasta tedesco, molto famoso e stimato anche in Italia, ama mettere a confronto la cultura giapponese e la nostra, le differenze tra i due stili di vita. Nel suo ultimo film, il protagonista riesce a trovare un grande libertà nella quotidianità, nella routine di tutti i giorni. Wenders ammira tantissimo la capacità che hanno i giapponesi di curare la bellezza.

Nel film, Hirayama, addetto alle pulizie, cura meticolosamente il suo lavoro e ascolta con passione la musica degli anni Settanta. Sono il ritmo della vita e la filosofia a colpire maggiormente Wenders quando visita il Giappone. Secondo il regista, in Europa è venuto a mancare il senso della comunità che lì è ancora molto forte. La sua riflessione nasce dall’esperienza negativa avuta nel suo pase in cui la sua proprietà sarebbe stata devastata da alcuni vandali.

Cosa pensa Wim Wenders del Giappone, le cose de dobbiamo imparare

Nel film si intuisce chiaro, alla fine, il messaggio che Wenders vuole mandare. Noi europei dobbiamo imparare molto dal rispetto che nutrono i giapponesi per la vita, gli oggetti, le persone e tutto ciò che li circonda. Il desiderio di una vita semplice porta a ritenere molto importanti persone e cose che abbiamo vicine. L’opulenza inutile ci fa perdere di vista ciò che è effettivamente essenziale.

Secondo il regista, dobbiamo ritrovare l’equilibrio che in Giappone non è mai andato perso. Anche in questo tipo di modernità. Bellezza, ritmo e attenzione potrebbero aiutare le grandi città europee a ritrovare il senso della comunità e risolvere tanti problemi che la globalizzazione ha portato. Riacquistare una dimensione umana e vivere felici, questo dovrebbe essere lo scopo di una riflessione generale sul nostro stile di vita. Wim Wenders lo fa continuamente, soprattutto quando lavora a un nuovo capolavoro.

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