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Controlla se anche tu nel 2025 potrai dire basta alle cartelle esattoriali, ecco come

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Giacomo Mazzarella

L’Agente della Riscossione è saturo di lavoro, perché ha un magazzino crediti da incassare di dimensioni enormi. Questo perché sono milioni i contribuenti alle prese con le cartelle esattoriali. E allora, per prendere i fatidici “due piccioni con una fava”, ecco la soluzione che esce fuori dalla riforma della riscossione.

Dal primo gennaio 2025 probabile discarico delle cartelle non incassate. Una specie di tabula rasa dei debiti dei contribuenti vecchi di 5 anni come data di affidamento all’Agenzia delle Entrate Riscossione o di soli 6 mesi per qualcuno. Pertanto, controlla se anche tu nel 2025 potrai dire basta alle cartelle esattoriali.

Come cambiano le regole sulla riscossione dei ruoli

L’Agenzia delle Entrate Riscossione oggi ha sicuramente una grande facilità nel verificare se un contribuente può essere assoggettato ad una qualsiasi delle procedure di esecuzione forzata. Parliamo di pignoramento di stipendio e pensione, oppure di pignoramento di conti correnti e immobili, o ancora di fermo amministrativo dell’auto. Con l’Anagrafe Tributaria, la Motorizzazione Civile e l’Anagrafe dei Conti Correnti, chi deve incassare può capire bene se un contribuente è nullatenente o meno. E quindi se l’incasso non è possibile, la cartella esattoriale verrebbe automaticamente cancellata. Questo, in base alla regola generale, dal 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui il debito del contribuente è diventato cartella. Ma se il soggetto fosse assolutamente nullatenente, l’operazione potrebbe nascere in solio 6 mesi.

Controlla se anche tu nel 2025 potrai dire basta alle cartelle esattoriali, ecco come

Inutile tenere occupati dipendenti per cercare di incassare qualcosa che non è incassabile. Inutile spendere tempo e soldi per lettere e notifiche. Questo è il principio che dovrebbe portare l’Agenzia delle Entrate Riscossione a rispedire al mittente il debito. Nel senso che la cartella verrebbe cancellata dall’estratto di ruolo dei contribuenti interessati, e il debito tornerebbe all’Ente che lo ha precedentemente ceduto al Concessionario. Sarà l’Ente a decidere se è il caso di tornare all’incasso per vie diverse (come Ente o con un  altro Agente di Riscossione) o riportando il tutto a ruolo con l’Agenzia delle Entrate Riscossione. Il caso tipico è di nuove notizie relative al contribuente che da nullatenente è diventato titolare di beni o redditi (magari a causa di una successione ereditaria). Notizie che magari l’Agenzia delle Entrate Riscossione non aveva nel momento del discarico della cartella esattoriale dall’estratto di ruolo del contribuente interessato.

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