Chi siamo

Disclaimer

Privacy Policy

Usare il bancomat o la carta di un’altra persona è reato? Ecco cosa succede

Foto dell'autore

Giacomo Mazzarella

Trovare dei soldi per terra autorizza chi li trova ad usarli. Non c’è una regola o una Legge che parla di reato per chi trova una banconota da 10 euro e si compra un gelato. Se i soldi vengono trovati in un portafogli o una borsetta, una persona moralmente integerrima dovrebbe verificarne la proprietà e restituirli al legittimo proprietario.

Anche perché in un portafoglio ci possono essere documenti, carte di credito ed altre cose molto importanti per la vittima, forse anche più dei soldi. Spendere dei soldi trovati quindi non presuppone un reato. A meno che non si utilizzino i soldi di un bancomat per esempio. In questo caso esiste un reato che si collega proprio a casi di questo genere.

Usare il bancomat o la carta di un’altra persona è reato? Ecco cosa succede

Un recente caso di cronaca, per esempio, dimostra che usare un bancomat di un’altra persona, che è inconsapevole di questo utilizzo, può portare anche a 5 anni di carcere. Due persone infatti sono finite a processo con l’accusa di indebito utilizzo della carta bancomat. E non fa differenza che sulla carta trovata da chi poi la utilizza, non c’è il nome del titolare del rapporto bancario. Infatti, non tutte le carte bancomat hanno impresso il nome del titolare, ma questo non autorizza chi la trova a poter utilizzare il credito disponibile. Qualcuno si chiederà come è possibile usare un bancomat senza il codice PIN. Alcuni bancomat permettono di fare spesa senza inserire il PIN. Se le spese sono di pochi euro, a volte non serve inserire il PIN. Ed è proprio questo il metodo usato dai due soggetti che hanno speso in diverse operazioni tutte di piccolo taglio, 430 euro di un’altra persona.

Ecco perché utilizzare le card di un altro è pericoloso

Nel caso specifico, in diverse attività commerciali i due hanno fatto piccoli acquisti autorizzati semplicemente presentando il bancomat. Si tratta però di spese tracciabili che hanno subito fatto scattare l’allarme del titolare. Una persona che, sfruttando le nuove tecnologie, utilizza il bancomat tramite smartphone e non si era reso conto di averlo perduto da giorni. Solo quando ha notato sul suo smartphone acquisti in attività commerciali dove non era mai stato, ha scoperto di aver smarrito la carta e che c’era qualcuno che la usava come fosse propria.

Usare il bancomat o la carta in questa maniera quindi è pericoloso. L’articolo numero 493/ter del Codice Penale tratta proprio di utilizzo indebito di bancomat e simili. E testualmente recita che “chiunque al fine di trarne profitto per sé o per altri, indebitamente utilizza, non essendo il titolare, carte di credito o di pagamento, ovvero qualsiasi altro documento analogo che abiliti al prelievo di denaro contante o all’acquisto di beni o alla prestazione di servizi, o comunque ogni altro strumento di pagamento diverso dai contanti è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da 310 euro a 1.550 euro”.

Impostazioni privacy